2007-02-08

Biblioteche, Umber Hulk e altre amenità

riassunto come da mail di MdMuffa/Stedd del 2007-02-08:

Siamo nella biblioteca, mi pare. Ce l'ho, ce l'ho, malvagio, ce l'ho, ce l'ho, incomprensibile, già letto, ce l'ho, lo prendo, ce l'ho, carta igienica... ops, sono finito nel bagno. Comunque, data un'occhiata ai libri (che parlano di luci e ombre, ma va?), si impallina il tutto e via, verso le stanze successive.

Arrivsacpekaf ewohfew dsaon ain grenpo, caio, caoihea gtie. Lade fihia fewoihv poiwq crui, cewui, cewuiowe; cd qw. Troviamo poi una specie di museo, in cui sono riconoscibili: uno scheletro di drago d'ombra drappeggiato intorno a una colonna; le scagli di un drago d'ombra drappeggiate intorno a una colonna; una sfera in cui si possono vedere vari animali d'ombra, incastonata in una struttura di pietra. Ah, dimenticavo: finestre magiche che danno su paesaggi diversi, una qui, una là e via di seguito. Anche un paio di pareti coperte da tendaggi, da qualche parte. Forse davanti a delle finestre. La luce, ormai, non fa più di 3 metri.

Cateto (in ossequio, d'ora in poi: "Azz!") cerca di fregarsi le ossa e le scaglie: MMD lo dissuade. "Azz!" cerca di fregarsi solo le scaglie: MMD lo dissuade. "Azz!" cerca di estrarre la sfera: tutti lo dissuadono. "Azz!" non è contento: tutti sono contenti.

Cocococoadwq, aweq, restaonas gelfoew "Azz!"! Prwacda, crehouha, frewfew, y cewhoa: gagagagga bubù!

Diamo quindi un'occhiata all'interno della piccola stanza forse cella: delle tre, quella centrale. Le porte delle tre stanze danno su un corridoio; di fronte alla porta della stanza centrale, nel corridoio, si apre una porta che dà sulla stanza più grossa, quella da cui arriviamo, naturalmente ottagonale, con tendaggio su un lato oltre il quale non guardiamo.

Sulla parete di fondo della cella, incatenato, quello che pare un uomo. Mentre DRAM sta elaborando una saggia strategia che tenga conto del perché un uomo sia lì incatenato quando nessuno da eoni mette piede qua dentro, "Azz!" entra nella stanza. Improvvisamente e con grande sorpresa di tutti, l'uomo si tramuta in un uomo-blatta che si fa chiamare Umber Hulk. Per gli amici, "Uh".

Sfortuna vuole che Uh vinca l'iniziativa e come prima cosa ci dia una bella occhiata. "Azz!" farfuglia "Puff, e spavisco!" e diventa invisibile. MMD inizia a contare le lucciole. Io me la batto nella stanza grande e preparo un'evocazione mentre DRAM fa i suoi preparativi e così pure la druida e Elvis il SerPino. La nana, terrorizzata, si rifugia sulle scale nella stanza grande. E le scale, ai PNG, portano sfortuna.

Uh pregusta la carneficina e inizia a pretendere il proprio tributo di sangue: un colpo all'MMD, uno alla druida e via di seguito. MMD grida "42", che può essere il numero delle lucciole o la risposta ai perché dell'universo e scappa verso le scale, dove - attenti bene - si trova la nana. Una terribile sensazione di déjà vu percorre tutto il gruppo mentre l'Agente Smith fa capolino da dietro la tenda, canta "Ricompiliaaaaamo!" e scompare.

Altro round, altri danni. Uh non è felice, perché tra un incantesimo e un colpo ha perso parecchi punti ferita. Non è mai uscito dalla propria stanza-cella nonostante i nostri tentativi di attirarlo fuori. Scemo non è. Intanto gli metto davanti Heimlich, il mio millepiedi d'assalto, che non gli fa poi nemmeno tanto male. Anche perché non ne ha il tempo dato che Uh decide di darci un'altra bella occhiata e Heimlich se la prende con Elvis, che ci rimane male e lo avvelena oltre a ridurlo a una mappina.

Nel frattempo, MMD decide di fare ciò in cui riesce meglio cioè sterminare i PNG indifesi e mòzzica la nana, che stramazza. DRAM corre in suo aiuto (della nana, non dell'MMD) e la stabilizza, ma col cavolo che la fa rinvenire per poi vedersela stramazzare di nuovo.

MMD è tutto contento del nuovo bersaglio e attacca DRAM il quale, dopo uno sguardo d'intesa con Uh, contrattacca. I due se le daranno di santa ragione per un po'. Nel frattempo, la druida - che non si fida del mago - riconta le lucciole. Heimlich e Elvis, come già detto, sono occupati tra di loro.

Uh sghignazza e io penso a Jannacci "... che voglia di piangere ho!".

Uh, annoiato, si mette a ristrutturare un po' l'abitazione abbattendo qualche parete, come se fosse in via S. Bernardo. Poi si porta più o meno verso il centro della stanza grande e vede il ladro. Sì, quello invisibile. Che ogni volta che diventa invisibile pare gli appaia sulla testa una freccia luminosa. Gliele dà per un po', poi la druida decide che non le interessa veramente vedere se le lucciole siano davvero 42 e molla due ceffoni a quel bruto di Uh e lo riduce in fin di vita. "Azz!" a quel punto riappare, soffia su Uh e questi muore.

DRAM e MMD se le danno tuttora di santa ragione, ma il tipo coi dentoni pare più robusto del piccoletto mascherato. Elvis sta benone mentre Heimlich è lì lì per tirare le cuoia. Potrei anche farlo sparire, ma si sta divertendo così tanto che non ho cuore. La druida, felice per la morte del mostro, ha un'intuizione improvvisa: le lucciole potrebbero anche essere meno di 30. O forse no: bisogna vedere se l'incantesimo funziona anche adesso che il mostro è morto, ma è probabile.

E qui si ferma il combattimento, mentre una voce sommessa canticchia "la faccia triste dell'America... il vento soffia la sua armonica..." e "Azz!", invece, si guarda intorno e intona un "Me ne vado me ne vado me ne vado ad Amsterdam, Amsterdaaaam, AMSTERDAAAM!".