2012-02-08

Il succo d'arancia fa bene (dicono)...

...ma in realtà è questione di punti di vista.

Non solo lo storico è oscenamente indietro coi riassunti, ma l'ultimo del quaderno da poco concluso rischia di non vedere mai la luce: detto quaderno ha infatti subito un'aggressione non provocata da parte di una confezione di succo d'arancia; si è difeso assorbendo quasi tutto il suo aggressore, ma la cosa non gli ha fatto troppo bene, poverino...

La vita è fatta di priorità

Sessione del 16 novembre 2011

17 Eleint 1373
15 Flamerule 1373

La verga della druida (no pun intended) attira immediatamente l'attenzione di Nixia che si precipita ad afferrarla e identificarla, estraniandosi dal resto del mondo pur conservando la netta sensazione che i cadaveri intrappolati nel ghiaccio la stiano osservando: ma nulla è più importante di scoprire se abbiamo guadagnato un oggetto di valore. Nel frattempo Maja, con le fauci ormai libere e tornata umana, decide di scrutare per cercare di capire dove diavolo sia finita Yeridaj.

A fornire l'acqua necessaria per l'incantesimo pensa Groud con la propria mazza (anche qui, ogni doppio senso è puramente involontario) sciogliendo, dopo un quarto d'ora di lavoro, parte del ghiaccio che copre il pavimento.

Lanciato l'incantesimo, l'acqua si scurisce e sulla superficie vediamo apparire una scena indistinta che piano piano rivela contenere un grosso corpo scaglioso illuminato da una tenue luce proveniente dal basso, come se fosse appoggiato su un pavimento traslucido, e circondato da oggetti che brillano.

La possibilità che il drago si trovi comodamente seduto sopra i propri tesori fa sì che la pixie lasci immantinente perdere la verga (che per fortuna ha comunque finito di identificare) e torni a essere un membro attivo del gruppo; il tempo passato in solitudine le ha permesso di scoprire che ora nel Tesoro Comune possiamo annoverare l'Artiglio dell'Inverno, una verga lunga come un bastone e dotata di molti effetti; tra questi c'è la capacità di agire come una Verga di estinzione delle fiamme, ossia il potere di spegnere ogni tipo di fiamma, anche magica (3 cariche), e di danneggiare (6d6) le creature del fuoco. È anche una verga di metamagia, per la precisione una Verga di sostituzione energetica superiore (freddo, 3 volte al giorno); se piantata nel suolo, infine, impedisce l'accesione o l'utilizzo di qualsiasi fiamma nel raggio di 30 metri. Può, ancora, essere usata come se fosse un bastone ferrato a entrambe le estremità comportandosi come un'arma gelida +1.

Tutto questo ben di Dio in un solo oggetto cancella per un lungo momento qualsiasi pensiero relativo al drago, al tesoro, alle Norne, alla fine del mondo, a Gargauth e finanche a Koll'd, l'asino lasciato da Keira a Mezro (al sicuro nel giardino della casa che Groud si ostina a considerare propria, tra l'affettata indifferenza degli altri, che vi fanno i propri comodi senza scrupolo alcuno) e che, morta la padrona, non sa di avere nel proprio futuro unicamente la prospettiva di trasformarsi in uno stufato.

C'è solo un problema: a chi affidarlo (il ben di Dio, non l'asino)? Maja, Groud e Steeve, per motivi diversi, non se ne farebbero niente; restano quindi Nixia e Haris. Tuttavia, al pensiero della pixie che, vittima della propria lieve instabilità mentale e nel mezzo del combattimento decisivo contro Yeridaj ci impedisce di usare gli incantesimi di fuoco piantando l'Artiglio dell'Inverno in un luogo fuori dalla portata di chiunque ma sufficientemente vicino da condannarci a morte certa (per poi allontanarsi ridendo sguaiatamente), il residuo buon senso del gruppo decide di assegnare il pericoloso oggetto ad Haris, considerando che è meglio che resti inutilizzato piuttosto che trasformarsi nello strumento che decreterà la nostra fine.

Sistemata la questione relativa alla verga, l'ossessione di Nixia per gli oggetti preziosi (o anche semplicemente brilluccicanti) torna utile: la pixie prova infatti a localizzare i goielli che con tutta probabilità faranno parte del tesoro del drago, scoprendo che si trovano a 16 metri sopra di noi. Calcolando che 6 metri sopra di noi c'è il soffitto e che difficilmente Yeridaj terrà il proprio tesoro incastonato in una spessa coltre di ghiaccio (o di roccia, che sarebbe anche peggio), deduciamo astutamente che a 16 metri da noi, in verticale, ci dev'essere una stanza.

Sperando vivamente di non esserci orrendamente sbagliati, lasciamo che Groud ci protegga dagli effetti nefasti del freddo e quindi ci facciamo trasportare 17 metri più in alto da Haris.

Compariamo in una stanza scura, illluminata dal basso: è un antro vasto, pieno di oggetti e costellato di stalattiti e stalagmiti; per la precisione, siamo circondati da appuntite stalattiti e stalagmiti.

A sorpresa, veniamo attaccati. La cosa non ci sorprende, ma tant'è. Un movimento d'aria, un tintinnio e una pioggia di pezzi di ghiaccio affilati ci trita finemente, pronti per essere trifolati.

Nixia s'allontana velocemente, ignorando l'attacco ma borbottando qualcosa del tipo «Il tesoro! Il tesoro! Dov'è?». Groud s'alza in volo per motivi suoi e Haris sparisce, allontanandosi anch'egli; Steve scompare a sua volta e, finalmente, qualcuno fa qualcosa di sensato (dato che diventare invisibili quando c'è intorno un drago non può essere rubricato sotto la voce "cose sensate"): Maja si lancia pelle di pietra, proprio un attimo prima che il drago appaia a breve distanza da lei e Groud.

Yeridaj soffia, a sorpresa, un cono di fiamme; Groud se la dà a gambe mentre Nixia, estratto il taccuino, si annota le informazioni fondamentali che ci permetteranno di sconfiggere il drago: «Dunque... vedo un diadema, due bracciali in oro (o in argento, da questa disanza si capisce solo che brillano), un medaglione e alcuni anelli... tutto qui?».

Richiuso il taccuino, la pixie scaglia per la delusione un'esplosione di fuoco superiore, venendo puntualmente investita da una gragnuola di pezzi di ghiaccio che piombano dal soffitto ma, gentili, si guardano bene dal cadere sopra al drago. Nixia, nel frattempo, è tutta presa nel localizzare altri gioeilli, ma mentre farfuglia qualcosa del tipo «Non possono essere così pochi...» viene attaccata dal drago.

Ci scagliamo contro Yeridaj con tutto quello che abbiamo, ma con scarsi risultati; lei, in compenso, deve soltanto sbatacchiare le ali per farci trafiggere ogni volta da una serie di staffilate ghiacciate. A quanto pare, abbiamo un problema.

---

Ipse dixit

  • Steeve (seccato perché la pixie continua a perdere tempo): «Ma tu ci hai tutto questo tempo da buttare?». Nixia (ormai permanentemente fusa con la propria giocatrice): «Sì, sono un'universitaria!»
  • Il drago è comparso di fianco a Groud e Maja, soffiando fuoco addosso ai due. Il chierico non perde tempo: «Cùrati, perché io devo scappare» grida alla druida, allontanandosi.