2006-11-08

i nani di Calimport:

come da Mail di MdMuffa del 2006-11-10:

Allora allora allora. Ci eravamo lasciati nel momento in cui stavamo per parlare con il gruppo di nani così eroicamente salvato, e da lì riprendiamo.

Pesti, ma vivi, ci rechiamo alla cella dei nani. Dopo un breve momento di incomprensione ("Siamo qui per liberarvi." "Chi dobbiamo ringraziare?" "Noi, no?" "Ah, ottimo." *passano alcuni imbarazzanti secondi* "Volete uscire dalla cella?" "Certo." "E perché non lo fate?" "Non ce l'hai detto." "Ah.") ci addirigiamo, guidati dal prode DRAM (che si scrive sempre in maiuscolo) alla taverna in cui siamo abbiamo alloggiato fino a quel momento. "Lo scoglio spezzato", mi pare.

Mentre attraversiamo la città la gente ci riconosce e si complimenta con noi per il bel combattimento. Arrivati alla taverna, facciamo il nostro ingresso trionfale: la porta si spalanca, la padrona getta un'occhiata nella nostra direzione e si allontana borbottando improperi; ci ha riconosciuto o, meglio, ha riconosciuto Cateto che precedentemente le aveva massacrato l'anima a forza di domande idiote.

Per completare il quadretto felice arriva Stordita, la cameriera, che ci chiede che cosa vogliamo e se ne va. In un modo o nell'altro ordiniamo birra e i nani salvati innanzitutto brindano alla nostra salute, non senza un breve imbarazzo ("E brindiamo alla salute dei nostri eroi, uno per uno: a partire dal prode... ehm... ecco.... come-si-chiama... ma non si può fare un brindisi serio se non si conoscono i nomi, suvvia!"). Risolviamo l'imbarazzo presentandoci e scoprendo che il capo del drappello di nani si chiama Antar (figlio di Armadior, nipote di Cassettoner - l'unico mobile che stampa).

Chiacchierando del più e del meno veniamo a conoscenza di due cose: la faccenda coi nani non è ancora finita, e Cateto è fissato come pochi; ritiene di essere la più abile eminenza grigia della città quando è la più disgraziata marionetta, ma pazienza.

Cateto sostiene di sapere tutto sulla lettera, ed è pronto a rivelarcelo in cambio della lettera stessa. Ci dice anche che non dobbiamo consegnarla alla figlia del mercante, perché la cosa infastidirebbe il suo capo e di riflesso anche noi. Non che il suo capo ci stia minacciando di morte - ci tiene a precisare. Semplicemente, se non facciamo come dice, ci taglia la gola. Non sembriamo molto impressionati dalla minaccia ("Ma il mio capo è il più importante mercante di Calimport, e se gli date fastidio si arrabbia, gnegnegnegné, e pesta i piedi, uffa!"), specialmente DRAM, e soprassediamo per il momento.

Intanto i nani ci rivelano che con loro c'era anche una loro cugina (i nani sono tutti cugini, quando non sono fratelli), che è stata venduta separatamente da loro. Probabilmente, si ipotizza, per finire in un harem. Va' che gusti, 'sti depravati del sud! Tale cugina è importante perché con lei potrebbe essersi confidata la chierica di Berronar che guidava il gruppo di nani (alé! Le donne nane spuntano come funghi). Tale gruppo (di cui i 5 + 1 sono gli unici superstiti) stava uscendo dal proprio regno sotterraneo alla ricerca di un qualcosa o un qualcuno (solo la chierica lo sapeva), ma, fatti tre passi, zac! Gli Elfi Scuri li prendono e quelli che non fanno a polpette li rivendono come schiavi.

Un ulteriore approfondimento ci svela che il re di questi nani (la cui civiltà e antichissima, sta circa a 5 miglia sotto Calimport, è l'equivalente di Camelot per i nani e, secondo quanto si dice a Mithral Hall, avrebbe dovuto essere scomparsa da 1200 anni circa) è un gran dormiglione: per 25 anni regna sul suo popolo e per 75 anni dorme, e il bello è che nessuno si è mai chiesto a che serva un re del genere, ma pazienza. Quando dorme sembra - anzi, è - una statua di mithril, e sta appollaiato sul suo trono. Avrebbe dovuto svegliarsi cinque anni fa, ma ciò non è successo e la chierica sola sembrava avere una traccia. Ma l'han fatta fuori.

Di tutto ciò avevo avuto in parte visione mentre cadevo dal cielo, cosa che interessa i nani, ma non più di tanto. L'obiettivo è ora salvare la cugina, perché magari la chierica le ha detto qualcosa per fare qualcos'altro e trovare qualcuno che possa fare delle cose e scoprire perché il re non si sia ancora svegliato.

Tutta questa bella storia, dopo le dovute traduzioni (i nani parlano solo Nanico, o una forma di Comune che nessuno capisce), risveglia l'interesse di quel cerebroleso di Cateto che intravvede senz'ombra di dubbio possibilità di guadagno per sé (ma 'spetta, che di fronte al guadagno il mezzo drago non lo batte nessuno).

Dice una roba del tipo: "Io! Io! Io! Io vi posso dare tutte le informazioni che volete sulla nana dispersa, perché il mio capo è il più importante mercante di Calimport e sa tutto quello che c'è da sapere e fa tutto quello che c'è da fare e anche di più e se lo contrari non ti uccide però ti taglia la gola. Olé. Io vi posso dire dove è stata messa la nana. Io so cose che voi umani, nani, elfi e quant'altro non potreste neanche immaginare. Però voglio la lettera, o niente. Ah!". E, come un bambino che abbia intravisto il modo di fregare i genitori per farsi comprare l'Xbox 360, continua a ripetere la stessa cosa. Vorrei prenderlo a sberle, ma i nani vorrebbero farlo a pezzi, così mi tocca calmarli.

Esasperati, lo mandiamo a recuperare informazioni sulla nana presso il suo capo, almeno ce lo leviamo di torno per un po'. Appena se ne va, per sciogliere i nostri dubbi apriamo e leggiamo la lettera, che in soldoni dice che il mercante ha dovuto allontanarsi da Calimport per colpa di nemici ma ha nascosto un bel tesoro per permettere alla figlia di vivere in agiatezza, e dice dove. La lettere è datata 10 anni prima. A questo punto, complice l'assenza di Cateto, DRAM con Ullallà e il MMD vanno a cercare informazioni sulla "Corte delle Rose", dove dovrebbe stare Lilias, la figlia del mercante alla quale dobbiamo consegnare la lettera.

Cateto torna alla locanda, e poco dopo anche gli altri. DRAM & C scoprono che esistono più "Corti delle Rose", e che Miss Lilias è stata venduta come schiava da mo' (mi pare che stia ora in una casa di piacere). Il padre, ad ogni modo, è morto. Da mo'. La "Corte delle Rose" che serve a noi ha ormai cambiato proprietario (probabilmente perché a Miss Lilias non è arrivata la lettera che diceva dove stavano i dindini. Cateto dice: "Vi porto io dalla nana! Dammi la lettera, perché il mio capo è il più importante mercante di Calimport e sa tutto quello che c'è da sapere e fa tutto quello che c'è da fare e anche di più e se lo contrari non ti uccide però ti taglia la gola. Olé". Di utile aggiunge solo che la nana è stata comprata da un grassone e che è stata messa in una casa di piacere. Di nuovo ha aggiunto solo che il compratore è un grassone. La situazione è un po' in stallo, dal momento che non vogliamo dare la lettera a un poco di buono (Cateto, non il suo capo) ma ci servono le informazioni. I nani, resi edotti sulla faccenda, premono affinché Cateto sia fatto a pezzi. Tutti e sei, premono.

Con un colpo di genio, DRAM risolve a suo modo la situazione gettando la lettera nel fuoco. Cateto si lancia nel fuoco a propria volta, prende qualche danno ma anche la lettera, mentre tutti sono troppo stufi della situazione per fare alcunché per fermarlo. Con la lettera bruciacchiata al sicuro in una delle sue tasche si dirige a razzo dal suo capo. Ora immaginate la scena: "Capo, ce l'ho fatta: ho preso la lettera a quei mammalucchi!" "Ottimo, da' qua." "Eccol... no, aspe', era nell'altra tasc... nemmeno, forse nel taschi... no. Eppure mi pareva di averla messa lì... Ah, ecco: nel calzino sinistr... ehm...". Cateto abbassa lo sguardo. "Allora?". "Come dire... sono un ladro, no? E ce ne sono altri come me, no? Allora non è colpa mia, no? Insomma: me l'hanno rubata". "Rubata?! Ma io non ti uccido: ti taglio la gola!" "Aspetta, capo: me l'hanno rubata, sì, ma prima l'avevo letta e la so tutta a memoria". "Mpf! Almeno! Allora dove sta 'sto tesoro?". "Boh, era nella parte bruciata..." *Cateto torna veloce alla locanda*

Nuovo vantaggiosissimo (si fa per dire) contratto: Cateto ci dirà dove si trova la nana se diciamo a lui dove si trova il tesoro, dal momento che noi abbiamo letto la lettera *prima* che finisse nel fuoco. Forse si può fare. Cateto organizza un incontro per il giorno successivo con la segretaria (si fa per dire) del capo, direttamente con la quale tratteremo.

Il giorno dopo, guidati dal prode ladro e seguiti da cinque riluttanti nani ci rechiamo al luogo dell'appuntamento: un bordello gestito dall'assistente o segretaria o quel che è di cui sopra. Piccola discussione: per entrare lì dentro dobbiamo lasciar fuori le armi. Borbottando ottemperiamo e veniamo introdotti alla presenza dell'assistente in una stanza che non ha esattamente l'aspetto di una sala riunioni. Più che altro è una "sala unioni", ma al momento altri problemi ci pressano.

La tizia ci chiede dove sta il tesoro e che cosa vogliamo in cambio. Noi diciamo che in cambio vogliamo Kiira, la nana scomparsa: il nostro Cateto, le diciamo, ci aveva assicurato che lei avrebbe potuto consegnarcela in cambio dell'informazione (piccola bugia, ma tanto lei non può saperlo). Lei prima incenerisce (metaforicamente, purtroppo) il ladro con uno sguardo, poi cerca di convincerci ad accettare qualcos'altro come ricompensa, perché la nana è fuori della sua portata. In buona sostanza, ci par di capire, potrebbe anche dirci quello che sa sulla nana, ma così facendo firmerebbe la propria condanna a morte e non sembra incline a farlo.

Allora uno strano borbottio alla mia destra si fa sempre più forte: "Ma ci pensate? Potremmo chiedere quello che vogliamo... 10.000 monete d'oro, 50.000 monete d'oro, 100.000 monete d'oro! Oggetti magici a non finire, una vita nella ricchezza e nell'agiatezza! Ma al diavolo la nana, spifferiamo tutto e facciamoci pagare!". Improvvisamente, al posto del nostro buon compagno, il Mezzo Drago d'Argento, c'è un avido Drago Rosso. Inesplicabile.

Per fortune le trattative sono condotte da DRAM, che non vuole ricompense, vuole la nana. Ci accordiamo perché, in cambio dell'informazione e di un lavoretto (non da fare a lei, per quelli ha altri che pagano) lei ci fornisca informazioni utili su dove si trova Kiira e - si spera - su come liberarla. Non si può essere più precisi: dice solo che le informazioni che ci darà varranno il prezzo che pagheremo. Dovremo tornare l'indomani per fissare bene i dettagli dell'accordo (e per sapere in che consista il "lavoretto"), ma si può fare. Ci allontaniamo trascinando l'MMD che geme "100.000 monete d'oro... 100.000 monete d'oro... potevano essere mie, mie... 100.000 monete d'oro...".

I cinque nani non sono particolarmente felici per la piega presa dagli avvenimenti, ma non è che possano poi fare molto e abbozzano, sognando un radioso futuro in cui abbattono tutto ciò che si para loro davanti.

Ormai è tardi, e torniamo in locanda. Della locandiera, nemmeno l'ombra. Dopo cena ci mettiamo a letto (meno DRAM e Cateto che hanno i loro propri alloggi in altre zone di Calimport), ed è a quel punto che sentiamo le Parole-che-mai- vorresti-sentire-dal-tuo-Master: "Dormite tranquilli?". Facciamo subito la frittata: rispondiamo "sì", e nel bel mezzo della notte il nostro MMD, ritornato al normale color argenteo almeno in apparenza, viene svegliato dal rumore causato da una lama che scivola sulle scaglie della sua gola. Attaccato alla lama, ma dalla parte del manico, un goblin. L'MMD balza via e grida, mentre altri tre goblin si aggirano nella stanza con intenti poco pacifici.

Immediatamente (chi più, chi meno), balziamo in piedi, ma la situazione è delle meno felici. Tanto per cominciare, complice forse la mancanza di un chierico che si ricordi di curarci, siamo ancora alla metà dei nostri punti ferita massimi. Poi, i goblin sono a portata (o, meglio, noi siamo a portata loro), ma noi non abbiamo le armi. Infine, per chi ne ha bisogno, l'armatura è da tutt'altra parte. Ah, dimenticavo: solo due nani su cinque sono armati (uno con la morning star dello stregone e uno col mio arco: gliele avevo prestate quando siamo andate dall'assistente del capo di Cateto), ma hanno un ammontare di PF ridicolo: 4.

La druida si fa da parte e s'orsifica, iniziando a menare di morsi e artigli. Io tiro un paio di pugni con la mano di Rankirk, poi decido che tutto sommato potrei anche raccogliere l'ascia. Certo, scatenando qualche attacco di opportunità, ma a pugni lo tiro giù a Capodanno. Il mago fa quel che può con gli incantesimi che gli sono rimasti, ma ci ho fatto poco caso perché stavo cercando di non morire. I due nani armati provano a rendersi utili.

In breve tempo Antar (che aveva la morning star) cade, morto, e l'MMD giace al suolo in una pozza di sangue, agonizzante. Poco dopo raggiungo il buon Barin nella terra dell'agonia, mentre un altro nano mi prende l'ascia e prova a tirar giù un goblin, ottenendo solo di morire con un mormorio sulle labbra: "ma come cavolo si accende quest'asciaaaaaaa....?".

Nel frattempo Ullallà, isterica per i cavoli suoi o per la fine dei propri compagni, mena fendenti a destra e a manca, mentre il nano armato con l'arco fa quel che può per aiutarla. Può, ahimé, pochissimo, malgrado le buone intenzione, ma alla fine riescono comunque a mettere in fuga il goblin superstite. Ullallà, allora, tornata umana, si prodiga per aiutare Kilthen, salvato a due passi della morte (aka -8) e prova a curare le ferite dell'MMD appena dopo che questi ha esalato l'ultimo respiro (aka -10).

Ma con gioia e allegrezza grande, il Mezzo Drago non è morto: le ferite si rimarginano, e - dopo qualche altro colpo di bastone magico - l'MMD si riprende salvo che... Ha corna più cornose, artigli artigliosi, denti affilati e... una coda. Si mette così in un angolo e, armato di ago e filo, inizia a sistemarsi tutti i pantaloni. Ci si cura come si può (la mia scorta di pozioni è terribilmente ridotta, ormai) e ci si lamenta tutti in coro della mancanza di un vero chierico, pur essendo tutti estremamente grati alla Signora della Natura senza la quale saremmo morti.

Bilancio del combattimento: 3 goblin e 2 nani morti; di questi ultimi, uno è Antar, il capo.

Chissà che faccia faranno Cateto e DRAM quando gli spiegheremo la situazione?

Noterella conclusiva: per il combattimento, Ullallà (ehm, si intende Hulga) è stata agita da Simo, mentre Tia (curiosamente convinto che non dormire con noi fosse stata l'unica stupidata da lui fatta nel corso della serata, ma evidentemente preoccupato di non prendere PE per i goblin, e comunque le stupidate erano tutte le altre) agiva Antar e il nano con la mia ascia che ne aveva preso il posto al decesso.