2009-02-10

Porca trota!

Perché perdiamo ore a elaborare piani sempre diversi ma che si possono riassumere tutti in "entriamo e vediamo chi picchia più forte"?

(sessione del 2009-01-26)

Giorno 4 - circa ore 4.00

Visto che la naturopata non ha cavato un ragno dal buco, ora ci prova Rigidone, il quale decide che la cosa migliore è parlamentare col drago. Bisogna ammettere che la scena si svolge in maniera decisamente più celere rispetto a quanto successo prima: dopo 1,4 secondi dall'inizio della conversazione le braghe sono già all'altezza delle caviglie e le nostre anime vendute per l'ennesima volta. In cambio della nostra - per così dire - prona disponibilità, il drago ci svela che non ha la più pallida idea di dove siano i Phaerrim.

Di lì non si passa, a meno di cedere qualcosa: le nostre vite. Avendo già dato via l'anima (e non solo quella) la cosa non dovrebbe rappresentare un grosso problema, eppure nicchiamo non poco. Diamo un'altra occhiata alla stanza del drago, notando che la parete di fondo, nell'angolo a destra più lontano, pare macchiata da una sostanza luminescente e fors'anche viscida (devono esserci delle terribili infiltrazioni di umidità, qua sotto), quindi ci ritiriamo nel corridoio per elaborare un'Astuta Strategia.

L'Astuta Strategia è presto ideata: ci lanciamo quello che resta e vediamo se riusciamo a sopravvivere al grande mostro che ci ha appena minacciati di morte. Dram s'offre gentilmente di potenziare tutti e in particolare lo Spaladino, il quale però si ritira nel proprio mondo di favole per non dover affrontare la dura realtà: non è paladino nemmeno di nome...

Ci riaffacciamo sulla stanza del drago. La parete opposta è cambiata: ora tremola e pare fatta di un materiale traslucido, gelatinoso, e molto spesso. Al di là si intravvedono sagome e punti di luce.

Hulga entra. Il drago scompare. Inizia il combattimento.

Riassumere il combattimento è piuttosto facile: se fosse stata una gara di parolacce avremmo vinto facilmente. Invece vinceva chi pestava di più, e il drago s'è portato presto in netto vantaggio. A concludere l'opera, mentre fuori dal buco sotterraneo in cui ci troviamo iniza ad albeggiare, il nostro nemico carica il dendrelfo, che cede di schianto come un ramo secco. Non respira più, o non fotosintetizza, o insomma non fa quel che è solito fare perché ci paia vivo. Un paio di schiaffoni e Hulga sembra raggiungerlo nel regno dei più. Un buffetto sulla guancia e Stedd perde l'ultimo incantesimo di livello 0 che aveva e che cercava di usare per salvare la druida. Il drago è comodamente seduto davanti all'uscita.

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Ipse dixit:

  • Hulga: «No, no: "Hulga entra" non è un piano!»
  • Klovit: «Qualcuno mi cura che ci ho senza punti ferita?»
  • Keldorn: «Si dà sempre una possibilità al Male!»
  • Keldorn: «Vabbé... evoco il cavallo del Pegaso!»
  • DM: «Hai più di classe armatura 34?»
    Dram (serafico): «Sì»
    DM: «Più di classe armatura 36?»
    Dram (serafico): «Sì»
    DM (preso dal panico): «Aaaaaaaaaaaaaah!»
    Hulga: «Hai più c#*o che anima!»
    Dram (ghignando): «No, ho detto una str@#§@#a... ma il Master c'è cascato...»
  • Dram è a terra, pare proprio morto.
    Simo: «Voi sapete, vero, che se muoio arriva uno che della storia non sa nulla?»
    Tutti: «Aaaaaaaaaaargh!» (panico generale)

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