2011-10-05

L'intrepida Maja e i piccoli diavoli liberi

Sessione dell'8 settembre 2011

16 Eleint 1373 / 14 Flamerule 1373

Contro ogni aspettativa e nonostante il ghigno satanico sul volto del Master, la Porta Dimensionale ha successo: angelo e halfling scompaiono all'istante, mentre la pixie sta già volando a velocità Warp verso il resto dei compagni, che si bea della propria ignoranza circa il fottio di nemici che Nixia gli sta portando. Ma ancora per poco.

Il raduno sucessivo alla fuga prelude infatti soltanto a un'ulteriore fuga: rumori minacciosi si stanno avvicinando. Grazie ad Azrael, Haris e Keira ottengono un passaggio volante; Nixia s'invola per proprio conto, così come pure Groud (trasformato in farfalla) e Maja (in forma d'aquila): tutti restiamo all'interno del Globo d'invisibilità lanciato dall'angelo.

Voliamo a una decina di metri sopra le cime degli alberi che al nostro passaggio s'agitano furiosamente sebbene non ci sia vento; durante il tragitto notiamo come i puntini neri che vedevamo svolazzare intorno ai picchi - dai quali scendono rivoli rossi che formano pozze ai piedi dei picchi stessi - siano in realtà dei Diavoli Cornuti, e provvediamo a tenercene ben lontani. Il nostro piano prevede di frapporre tra noi e gli inseguitori una minima distanza di sicurezza: raggiungiamo quindi il lato diametralmente opposto dell'isola, e ci fermiamo sulla spiaggia.

Atterriamo, discutendo sul da farsi. All'improvviso veniamo interrotti da una voce che proviene dagli alberi della vicina giungla: «Chi siete?». Su un ramo vediamo una creaturina umanoide dotata di piccole ali e corna. Maja esce dal globo d'invisibilità per fungere da portavoce e spiega che siamo dei viaggiatori. «E tu?» chiede poi la druida. «Io vivo qui» è la risposta di quello che a tutta evidenza è un diavoletto.

Inizia così un tenero scambio di battute in cui Maja dà prova di tutta la leziosità di cui è capace al fine di ingraziarsi la combriccola di imp che diventa man mano sempre più numerosa: appaiono infatti sempre nuovi diavoletti, che battibeccano l'un l'altro e si danno di continuo sulla voce quando non s'insultano palesemente a vicenda. In pratica, si comportano esattamente come noi.

Di fronte alla trentina di imp che ormai s'è palesata, Nixia si sente in dover di palesarsi anch'essa per chiedere informazioni utili: tipo dove sia possible comprare dei semi. I piccoli ospiti la squadrano un po' perplessi - ancora di più dopo che la pixie ha affermato con sicurezza di chiamarsi Bobby - ma si rasserano un po' quando promette dell'oro in cambio dei semi.

L'interessantissima contrattazione viene interrotta da Maja, la quale riassume il controllo della conversazione, si fa dire che il porto da cui siamo fuggiti non ha porte verso la giungla - presumibilmente proprio per tenere lontani gli imp - e mette in guardia i suoi nuovi amici dalla pixie con un laconico ma chiarissimo «Ragazzi, non fidatevi di quella lì».

Dopo essere ormai praticamente diventata sorella di sangue di quello che si fa chiamare Ragar, l'Uncino Infernale, la druida prima s'informa sulla dieta degli autoctoni («Mangiamo i frutti degli alberi... e carne»), poi prova a farsi indicare il posto in cui si trovano le radici del Grande Albero. I suoi piccoli amici le rispondono entusiasti che l'isola è ricca di passaggi che consentono di viaggiare da un luogo all'altro, e forse uno di essi le può essere utile; uno degli imp si offre addirittura di accompagnarla verso il passaggio più promettente. Uno alla volta diversi diavoletti si offrono, in cambio di 10 monete d'oro ciascuno.

L'angelo, dal suo angolino riparato, si accerta con un incantesimo della sincerità dei diavoli e decide che sono le creature più degne di fiducia ch'egli abbia mai incontrato. Nixia, che era rimasta tranquilla per troppo tempo, spiega che prima di partire lei e la druida devono passare a prendere alcuni amici e la cosa crea una piccola impasse, poiché la pixie non sa come spiegare che detti amici si trovano a un paio di metri di distanza e sono invisibili. Esasperata dalla situazione, Keira si mostra e Azrael starnutisce. Lo starnutatore invisibile diventa immediatamente oggetti della curiosità degli imp, e alla fine si mostra in tutta la propria magnificenza, creando scompiglio.

Per la prima volta Azrael si rende conto di essere un po' fuori posto e prima prova a essere diplomatico, poi prova a minacciarli spiegando le ali e illuminando a giorno l'intera zona: tra gli imp inizia a serpeggiare un leggero brusio che diventa via via sempre più forte, fino a essere tanto fastidioso da sconvolgere le nostre piccole, povere e indifese menti. Mentre gli imp ci circondano, diventiamo preda di un incantesimo di Confusione.

Keira è la prima ad agire e mette subito in atto il Piano Anticrisi n°1, che consiste nel correre in circolo ululando forte. Quindi Groud inizia a prendere a sberle Azrael, il quale segue l'esempio di Keira presto imitato da Maja e Nixia. Haris attacca la pixie, che viene poi presa di mira anche da Keira, la quale dimostra così che il Piano Anticrisi funziona perfettamente e le ha dato uno scopo nella vita. La confusione continua a cresce e proseguiamo ad attaccarci l'un l'altro (inframmezzando i combattimenti con corsette circolari) finché Nixia riesce a ritornare padrona di sé per un breve istante e arrostisce una buona parte degli imp lì presenti. Gli altri se la danno a gambe, mentre pian piano riprendiamo possesso delle nostre facoltà mentali. Groud molla ancora un paio di scapaccioni ad Azrael, giusto per soddisfarsi, e ci ritroviamo di nuovo soli.

Ipse dixit

  • Nixia sta considerando seriamente l'idea di spaventare gli imp per ottenere il loro aiuto incondizionato.
    Nixia: «Faccio "intimidire"!»
    DM: «Sì, li minacci col tuo ago: "Adesso vi uccido io... a punto croce!"»
  • Complice un tiro fortunato, Nixia riesce a liberarsi per un round degli effetti di Confusione e può agire normalmente. Il Master la incoraggia.

    DM: «Vai! Salva la giornata!»

    Nixia: «Resto lì a mormorare incoerentemente...»

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