2007-05-23

l'incontro con il Druido (sessione del 2007-05-22)

Sottotitolo: Le verità nascoste

avevamo lasciato il nostro manipolo di ardimentosi alle prese con i pipistrelli di fuoco

  • Azair si scaglia contro uno dei due pipistrelli che lo stanno attaccando, ma senza fortuna
  • un pipistrello attacca Barin, che già stava bruciando dal precedente attacco
  • Hulga va ancora di spada e con due colpi si libera di uno dei suoi due nemici
  • Dram inizia a levarsi di dosso il pipistrello che aveva addosso e chiede cura con urgenza
  • anche Stedd abbatte uno dei pipistrelli

Prendete questo round come esempio e ripete per 4, aggiungete le seguenti note:

  • i pipistrelli una volta succhiato abbstanza sangue (?) si staccavano e si allontanavano sazi (per riprodursi?)
  • gli ultimi pipistrelli visto che le cose si mettevano male hanno provato (e sono effettivamente riusciti) a fuggire (con velocità di volare circa 30 m: imprendibili!)
  • questi mostri hanno pochi punti ferita e una CA piuttosto bassa - NdSigmud: si può tradurre nel fatto che potremmo non vedere il becco di un px per questo incontro così sottodimensionato rispetto alle nostre forze :-P )

Dopo le cure del caso (rapide per Dramm che era sul critico andante, più calme nel caso di Barin - che sennò la bacchetta di risana-ferite-minori non la finiamo più ...) Proseguiamo nel nostro cammino assistiamo ad una nuova apparizione della sfuggente figura metalllica, ma non prendiamo iniziative di alcun tipo e il round seguente questa scompare. Dopo circa un'ora giungiamo in vista delle torri di bronzo (due bronzee torri, alte come la caverna che qui si alzava a 6 m, e di circa 12 m di diametro abbastanza vicine da lasciare tra loro un passaggio, mentre alla loro destra e alla sinistra una specie di muro di fiamme tendenti all'arancione scuro); Azair si offre volontario per presentarci alle due salamandre nobili uscite dalle due porticine: recita il saluto insegnatoci, offre i panieri con la carne e il liquore (tutto secondo manuale, siore e siori!) e ottiene indietro un secco "passate, ma in fretta! E attenti ai piccolini che ultimamente sono nervosi!" (i piccolini li identifichiamo come le creaturine del fuoco da cui ci hanno più volte messo in guardia), poi si arrischia perfino a chiedere della figura che pare seguirci e quelli gentilissimo a ribattere "la dama d'argento non seguiva certo voi...". Non ci hanno voluto dire di più ma almeno abbiamo un "nome"... Decidiamo di non indugiare oltre e di proseguire sempre sul sentiero più largo (che non è davvero largo: circa 1 - 1.5 metri) come da istruzioni. Poco dopo intravediamo ancora la dama in un sentiero laterale: Barin prova a seguirla in un sentiero laterale (parecchio stretto) camminandole dietro per circa un minuto, (Hulga inizialmente vorrebbe seguirlo in modo da rimanere a distanza di "urlo" sia da lui che dal gruppo però quando la distanza è troppa, desiste), ma quando giunge ad un bivio (anzi un trivio) senza avere idea della strada presa dalla dama, ritorna sui suoi passi.
Procedendo sul sentiero ci accorgiamo che il terreno e le pareti sono parecchio calde (nonostante la protezione dataci dalle cinture dei minatori); dopo altri minuti giungiamo infine a quella che presumiamo sia la temuta cascata presso cui bazzicano i piccolini. Questa è una grande caverna dove un "torrente infuocato" di circa 10-15 m esce dal terreno (che lì fa un po' un tronco di cono a mo' di bocca di vulcano) e finisce in un buco nel soffitto.
Il nostro sentiero prosegue e più avanti sale zigzagando lungo la parete infilandosi in un tunnel non distante dal getto infuocato.
Si nota subito che il flusso del getto oscilla a dx e sx anche se finisce sempre nel foro sul soffitto (a guisa di fascio protonico dei Ghostbuster). Stiamo ad osservarlo per qualche minuto ancora e lo vediamo compiere un tanto inaspettato, quanto ampio inarcamento tale da arrivare ad investire (anche se solo di striscio) un tornante del sentiero. Lo osserviamo ancora e azzardiamo che i suoi movimenti non seguono un pattern prevedibile; considerando inoltre che il tempo stimato necessario a percorrere il sentiero è comunque dell'ordine di alcuni minuti, e che in tutto ciò non abbiamo nemmeno preso in considerazione i pericolosi piccolini capiamo che dobbiamo ricorrere ad un piano alternativo.
Stedd si offre di occuparsi del trasporto di Barin e Dramm (con un porta dimensionale appena ottenuto dal recente passaggio di livello); per Azair ed Hulga si opta per il volo (con un incantesimo per lui e una forma-selvatica-pipistrello-crudele per lei) coadiuvato da invisibilità (in volo il tragitto è stimato in pochi round) e risana-ferite-minori.
NOTA BENE: abbiamo preparato un piano per superare un ostacolo!!! E pure in breve tempo!!! (la cosa ci ha stupito tutti, DM compreso).
Ci mettiamo all'opera: i primi 3 arrivano illesi, Dram giunge poco dopo senza intoppi, mentre Hulga, forse troppo zelante nel concedere un round di distacco al compagno, viene investita dalla cascata. Per fortuna tale evento non provoca effetti disatrosi. Dall'imbocco del tunnel guardiamo giù vedendo alcune creaturine giocare vicino ad una pozza di lava Hulga vi riconosce dei cosìddetti magmi: noti per vivere in gruppi, per essere dispettosi, per compiacersi nel vedere altre creature bruciare e per tendere a volte imboscate (possibile che qualcuno aspettasse i passanti sul sentiero?)
La dama d'argento si rifà viva dopo altri 20 minuti, ma nemmeno il "Vorremmo parlare con te" rivoltole da Hulga in terran sortisce l'effetto sperato. Più avanti la temperatura del terreno e delle pareti ritorna ad essere normale e continuiamo tranquilli il cammino.
Così giungiamo infine alle caverne dei 100 laghi che si rivelano essere una sequenza di caverne più o meno ampie con stalattiti o stalagmiti a volte rade, con i rumori di gocce che stillano qua e là e dove il terreno è più spesso occupato da pozze, rigagnoli e laghetti e solo in misura minore da sentieri percorribili.
A parte questo del druido nemmeno l'ombra, ma essendo uno slit potrebbe essere già qui nei laghetti sottoforma di fluido trasparente indistinguibile dall'acqua che lo circonda. Barin lo chiama in comune, ma senza risposta e siccome "siamo entrati in casa sua" senza essere invitati decidiamo di attendere pazientemente un paio d'ore prima di prendere altre iniziative (Azair va invero un po' in perlustrazione nelle caverne adiacenti, ma senza risvolti pratici).
Alla fine Hulga decide di provare a chiamarlo in lingua druidica ed è allora che a circa 10 m di distanza da lei sorge un tentacolo d'acqua alto circa 1.8 m che lentamente prende la forma di un umanoide con i lineamenti un po' arrotondati e vestito di quelli che si direbbero abiti di cuoio. Veniamo a sapere che si chama Plowap e inizialmente non sembra molto interessato alla visione, al sonno del Re e nemmeno alle sparizioni dei giovani nani ("io non devo dirvi nulla anche perché non so nulla" [NdR: forse intendeva "che vi riguardi"?]).
Quando accenniamo alla dama d'argento le cose cambiano: ci chiede quante volte l'abbiamo incontrata (mi pare fossero 4, almeno) e quindi accenna qualcosa del tipo che se lei ci ha lasciato passare allora forse... (ma nemmeno lui ci vuol dire chi/cosa sia questa creatura); quindi comincia ad interrogarci circa le motivazioni che ci hanno spinto ad arrivare lì. Siccome le nostre risposte non paiono soddisfarlo si fa più preciso se qualcuno tra noi non sia alla ricerca di qualcosa di particolare. Ma noi nisba.
A questo punto, forse un po' spazientito, si rivolge a Barin chiedendogli se lui fosse per caso alla ricerca di un drago d'argento. Qui il nostro cristallino compagno ha ammesso la cosa (NdR: capito il sottotitolo del post? Ma mica è tutto qui...). Plowap ha quindi riflettuto ad alta voce: "Myth Barak"[NdR: sembra che si rifiiuti specificatamente di chiamarlo Re]mi ha chiesto di custodire un oggetto ... se la dama d'argento vi ha lasciato passare è a voi che devo darlo ora. Altri 3 draghi d'argento prima di voi sono giunti ed anche a loro lo ho consegnato... poi non li ho più rivisti... mentre l'oggetto lo ritrovavo per terra poco dopo"
A questo punto Barin, messo alle strette dai suoi allegri compagni ha bofonchiato: "Potremmo finire alla ricerca di un drago antichissimo che veniva da Asterinian"
Il bello viene ora: anche Stedd (forse pungolato sempre dal druido) ci rivela una sua visione mentre lui si stava allontanando dall'abisso di Dalnadar che include una folata di vento, una foschia densa, una figura umanoide nel vento che pronuncia una frase tipo "il vento racconta strane storie, qualcuno ha lanciato il richiamo e chi ha rispoto al richiamo"

Ora è la volta di Azair che capisce che lui era legato a Kilten già prima che questo gli passasse la visione in punto di morte (il suo datore di lavoro infatti gli aveva dato l'incarico di proteggerlo). Pungolato poi da Dram (o da Plowap? non ci capisco molto quando il DM tiene due ruoli insieme ^___^), Azair arriva a capire che chi ci ha ucciso il nano e sottratto il medaglione alla villa si era fatto passare per il signore col pizzetto (il suo datore di lavoro) e si era fatto intravedere apposta da testimoni perché la colpa ricadesse sull'altro ed inoltre traesse in inganno Azair. Questo infingardo probabilmente era invero uno sgherro al servizio del nemico del signore delle mosche. Una deduzione collaterale è che allora il compito di proteggere Kilten è da considerarsi fallito, quindi Azair ora lo stanno probabilmente cercando in due e sono entrambi parecchio arrabbiati ... ma il DM fa notare che per fortuna sua è difficile teletrasportarsi direttamente qui dalla superficie ;-P.

La druida si apparta un secondo e appiana due dubbi, ma sono cose da druidi e non impattano sulla situazione attuale (ah, vabbe` viene a sapere che i mostri vagamente simili alle idre che sono forse la causa degli attacchi alle pattuglie di Iltkazar di cui ci aveva accennato Bryth, sono delle aberrazioni create dai beholder, ma non sembra abbiano altre connessioni più dirette).
Tornando ad Azair: i chierici di Dumantoin avevano avuto una visione della mano (di cristallo verde, giusto?) di Kilten. Azair e Kilten erano già legati prima (NdR: qualcuno me la rispiega questa? Perché martedì mi sembrava ragionevole, ma oggi non mi è più tanto chiaro... Aggiornamento: leggete la nota del DM).
Quando finalmente accettiamo (o meglio Barin accetta) di ricevere l'oggetto misterioso, il druido ci porta attraverso un breve equenza di una decina di grotte ai nostri occhi abbastanza indistinguibili, finché arriviamo in questa nuova grotta: senza sentieri di roccia, l'acqua però non è alta e contiene parecchie lumachine lumiscenti e anche molti di quegli esserini simili a striscie multicolori che qui arrivano a misurare anche un metro. Il druido si avvicina ad un cascatella (o era una colonna di acqua cascante? È davvero un dettaglio importante? Mah!), vi introduce la mano e dopo alcuni istanti la ritira reggendo quello che sembra un pesante uovo di cristallo con molte sfaccettature (è alto circa 35 cm mentre la sezione trasversale massima ha un diametro di circa 15 cm, con un piedistallo di aghi di cristallo anch'essi [NdR: il DM mi ha confermato essere ben rappresentato dall'immagine qui a fianco]).

Barin cerca di fare mente locale sull'oggetto (e Kenni lancia un "20" naturale) e i suoi compagni sono ben lieti che lui spontaneamente riveli loro (ossia: se anche solo si provava a glissare sarebbe stato amorevolmente "convinto" a desistere da tale riprovevole intento) che si tratta di un deposito della conoscenza dei draghi.
La prima conclusione di un certo valore a cui qualcuno giunge (forse Barin stesso) è che se il Re Myth Barak era in possesso di un tale prezioso oggetto forse anch'egli era un drago (tipico dei draghi d'argento mettersi al servizio di altri per una buona causa e accettare di trascorrere lunghi periodi in forma umanoide, non trovate?). Per diverso tempo restiamo comunque molto indecisi sul da farsi: Barin smania dalla voglia di connettersi, mentre gli altri temono che finisca risucchiato chissàdove come i 2 suoi predecessori, inoltre, tra gli altri dettagli insignificanti Hulga si permette di ricordare che ci sono Bryth e Kiira che, avendo garantito per noi, stanno rischiando la loro stessa vita se tardiamo troppo a tornare...



Qui la conclusione: (NdSigmud: hai notato come questo _incipit_ suona simile alla voce fuoricampo dell'inizio della seconda parte di una puntata doppia di StarTrek? "and now the conclusion..." - i prossimi li introduco tutti così, NdMuffa)

MMD si piazza quindi al centro della caverna con l'uovo di cristallo; gli altri gli sono attorno a distanza di sicurezza ma curiosi di vedere se il mago scomparirà. L'uovo viene attivato.

All'improvviso tutto si fa buio. Una lama di luce rompe l'oscurità; da quella direzione provengono dei suoni. Ognuno di noi si sta scavando la strada verso l'esterno attraverso una sostanza dura ma fragile. Percepiamo un odore, l'odore di nostra madre, di altre creature simili a noi, e un freddo corroborante. Poi la scena cambia: una fredda corrente ci investe, mentre per la prima volta spieghiamo le nostra ali e planiamo al di sopra di un ghiacciaio sterminato. I nostri fratelli sono ancora nella caverna, ancora aspettano di fare il loro primo volo. Vediamo immagini di caverne, tesori scintillanti, molti draghi... poi una voce: (NdSigmud: testo originale fornitoci dal DM nel quarto commento al post)"Tu che guardi nella mia anima, sii il benvenuto. Il tuo sangue è il mio, il tuo cuore è il mio, la tua anima è la mia. Solo chi possiede il retaggio del drago d'argento può udire le parole del mio spirito, e quindi ti do il benvenuto, fratello mio. Ti lascio queste parole nel caso non potessi portare a termine il compito che l'amato Bahamut mi ha affidato. Ti lascio queste parole poiché il mio compito non può essere abbandonato. Ti lascio queste parole perché tu possa trovarmi. Non posso essere ucciso, nei miei viaggi, ma il mio corpo astrale può essere imprigionato, o posso smarrirmi, o può capitarmi altro che non sono in grado di prevedere. Poiché ascolti le mie parole, una di queste possibilità si è avverata. Raggiungi il piano astrale, fratello mio, segui il cordone d'argento che unisce il mio corpo reale a quello astrale, scopri cosa mi è accaduto, poiché i desideri dell'amato bahamut non siano frustrati, e i miei figli non abbiano a patire per la mia assenza. E se tu non potessi viaggiare nel piano astrale, allora infrangi questo uovo, e segui la guida che ti ho lasciato, fino a ritrovarmi. Non è per il mio spirito che temo, ma per la salvezza dei miei figli, e per la missione che ora condividiamo. Raggiungimi presto, fratello mio.".

Ci guardiamo in faccia l'un l'altro, sbalorditi. Ognuno di noi è stato il protagonista della stessa visione. Siamo stupefatti: il druido deve avere della roba proprio buona.

Chiacchieriamo su come potremmo raggiungere il piano astrale. Con le nostre forze è fuori discussione: il primo incantesimo utile è di quinto livello per chierici, quindi cippirimerlo. Potremmo tornare a Iltkazar a cercare aiuto, senza uovo, senza soluzione ma con la prospettiva di raccontare al Consiglio dei Reggenti che il loro amato Re è forse un drago e l'unico modo per raggiungerlo è distruggere l'oggetto che lui stesso ha consegnato al Guardiano del Nodo della Terra affinché lo custodisca. Ah, e di vedere rotolare al suolo le teste di Kiira e Bryth, proprio accanto alle nostre.

Ammesso che Myth Barak sia realmente un drago, potremmo anche andare nella sala del Consiglio e metterci a cercare quatti quatti il famoso "cordone". Così non ci uccidono, ma ci internano.

L'alternativa è rompere l'uovo (sul fondo, l'etichetta dell'ENPI, il carico massimo e la scritta "Rompere in caso di emergenza") e affidarci alla guida promessaci. Così ci limiteremmo ad attirarci le ire del druido più potente del circondario che aveva promesso di custodire etc. etc. Non approdiamo a niente, anche se MMD pare ansioso di distruggere l'uovo. Che vuoi, so' draghi. Decidiamo quindi di aspettare il ritorno del druido e consultarci con lui.

Dopo un'oretta Plowap torna e assume un'espressione vagamente delusa per il fatto che non siamo scomparsi come i nostri predecessori. Facendo finalmente le domande importanti veniamo a sapere che i tre draghi d'argento sono stati qui a distanza di un anno l'uno dall'altro; la prima apparizione risale a cinque anni fa. Poi, negli ultimi due anni, nessuno, a parte noi. Ipotizziamo che, se il re non si sveglia, un drago d'argento venga a investigare, attivi l'uovo e vada a cercare Myth Barak sul piano astrale. Il primo ha probabilmente fallito, così è stato mandato un secondo. Purtroppo anche il secondo deve aver fallito, così è stato mandato un terzo. Del quarto si sa solo che pare abbia commentato: "E il prossimo povero cretino mandato al massacro sarei io? No, grazie, trovate qualcuno più cretino". Ed eccoci qua.

Intanto spieghiamo la visione al druido che non pare parecchio impressionato quanto piuttosto preoccupato del fatto che, con in giro noi, qualcosa debba sempre finire distrutto. In questo caso, il particolare che la cosa che vorremmo distruggere è il prezioso uovo di cristallo che ha il preciso compito di proteggere, lo preoccupa molto. In realtà, potrebbe al limite anche lasciarcelo fare, se solo avesse la certezza che l'ordine viene effettivamente da Myth Barak. Per cercare di sciogliere il nodo proponiamo di attivare l'uovo con Plowap presente, acciocché verifichi se la voce che si sente sia davvero quella del Re dei nani.

La scena dell'uscita dall'uovo si ripete uguale. Poi, appare una grossa R rossa e un messaggio con il quale si invitano i minorenni a lasciare la sala. La scena successiva non è più il primo volo, ma il primo accoppiamento. Di due draghi. Per fortuna la colazione è lontana e nessuno rimette. L'unico a trovare la cosa interessante è, manco a dirlo, MMD, per ovvie ragioni. Infine, la stessa voce di prima dice le stesse cose.

Plowap ci guarda: non sapeva che le sue erbe producessero effetti tanto stupefacenti. Comunque ammette che la voce assomiglia a quella di Myth Barak, ma non potrebbe giurare che sia identica. Ergo, è abbastanza restio a farci rompere l'uovo.

Mentre ci fissiamo scorati, Plowap propone un'alternativa: potrebbe mandarci lui nel piano astrale, se noi accettiamo, dato che la nostra volontà di distruggere l'uovo deriva dal fatto che da soli non sappiamo come raggiungere questo stramaledetto piano. Può fornirci, dice, l'ingresso e l'uscita, concretizzati in una pozza di liquido argenteo dalla quale usciremo e nella quale dovremo rientrare per tornare al piano materiale. Per spostarci, una volta là, dovremo solo pensare dove vogliamo andare.

Secondo lui questa soluzione non è imprevista. Dopotutto questo Nodo era stato svegliato circa 1200 anni fa, al momento della comparsa di Myth Barak, ed era stato dotato di questi strani (per un Nodo) poteri che gli permettono di aprire porte su altri piani di esistenza. Infine aggiunge che secondo lui dovremmo portarci l'uovo: potrebbe esserci utile per trovare il Re, fungendo da guida come se l'avessimo rotto. Potremmo vedere il famoso cordone e trovare così il corpo astrale e vedere come mai non è tornato. Insomma, abbiamo ancora la possibilità di rompere l'uovo, per di più lontano da occhi indiscreti, e poi di raccontare che è stato un incidente.

Quindi: appena gli assenti vengono a conoscenza degli ultimi sviluppi, si ascoltano le eventuali obiezioni e poi ci si butta a capofitto verso l'ignoto (situazione nota come Piano d'Azione Standard).



............

Ipse Dixit:

  • Azair: "Non mi lamento io, che pure sono stato ferito..." (commento degli altri incluso il DM: non era mai accaduto finora!)
  • DM: "...i sentieri si diramino..."
  • Kenny: "...più avanti il sentiero si trifola!"
  • Azair: "...te lo dico dopo che mi fermo prima!"
  • Barin: "... un drago antichissimo..."   Sigmud: (interrompendolo) "quello di <chi vuol essere millenario>!"       NdR: questa l'ho ricostruita a memoria - se qualcuno se la ricorda meglio e la vuole correggere, benvenga!

6 commenti:

Gabriele ha detto...

ecco, per completezza/correttezza, la trascrizione delle parole pronunciate dalla voce nell'uovo:
"tu che guardi nella mia anima, sii il benvenuto.
Il tuo sangue è il mio, il tuo cuore è il mio, la tua anima è la mia.
Solo chi possiede il retaggio del drago d'argento può udire le parole del mio spirito, e quindi ti do il benvenuto, fratello mio.
Ti lascio queste parole nel caso non potessi portare a termine il compito che l'amato Bahamut mi ha affidato. Ti lascio queste parole poichè il mio compito non può essere abbandonato. Ti lascio queste parole perchè tu possa trovarmi.
Non posso essere ucciso, nei miei viaggi, ma il mio corpo astrale può essere imprigionato, o posso smarrirmi, o può capitarmi altro che non sono in grado di prevedere.
Poichè ascolti le mie parole, una di queste possibilità si è avverata.
Raggiungi il piano astrale, fratello mio, segui il cordone d'argento che unisce il mio corpo reale a quello astrale, scopri cosa mi è accaduto, poichè i desideri dell'amato bahamut non siano frustrati, e i miei figli non abbiano a patire per la mia assenza.
E se tu non potessi viaggiare nel piano astrale, allora infrangi questo uovo, e segui la guida che ti ho lasciato, fino a ritrovarmi.
Non è per il mio spirito che temo, ma per la salvezza dei miei figli, e per la missione che ora condividiamo.
Raggiungimi presto, fratello mio."

e poi, l'indirizzo del pusher che ha dato al druido roba tanto buona...

sigmud ha detto...

Ma tutto ciò è bellissimo! Questo blog sta cominciando a funzionare... ora devo sbrigarmi ad aggiungere tutto il pezzo che manca davanti così Simo può avere un quadro (cubista?) piì completo...

Unknown ha detto...

Sempre così: tu stai lì a segnarti quel che dice il master, dopo che lo storico ufficiale se ne è andato, oltretutto, e poi quello ti mette a disposizione il testo.
Se non scrivevo niente, sicuro che del testo più nemmeno l'ombra.
Eh, è una vita di stenti: se lavoravo in miniera faticavo di meno...

Gabriele ha detto...

qualche commento sparso:

scusa mdmuffa (che se uso altri nomi mi bacchettao per la privacy), lo so che ti sei sbattuto per ricordarti tutto e segnare il messaggio, ma preferivo che dram e la druida potesero sentire le parole esatte :-P la prox volta ti avviso prima, quando posso mettere un testo a disposizione e quando no...

quando il nostro storico dice "... La dama d'argento si rifà, viva dopo altri 20 minuti..." sottointende che la dama faccia uso di sostanze, ma che non sia riuscita ad andare in overdose?? :-)))

alla frase "...Pungolato poi da Dram (o da Plowap? non ci capisco molto quando il DM tiene due ruoli insieme ^___^)..." rispondo che è solo dram che pungola, a plowap non fregava molto delle vostre storie passate (o future), voleva solo che non gli rompeste "le uova nel paniere"...

..."Tornando ad Azair: i chierici di Dumantoin avevano avuto una visione della mano (di cristallo verde, giusto?) di Kilten, quindi se ne deduce che Azair e Kilten erano già legati prima (NdR: qualcuno me la rispiega questa? Perché martedì mi sembrava ragionevole, ma oggi non mi è più tanto chiaro).": questa deduzione te la sei inventata te. Il fatto che i due fossero legato deriva solo dal fatto che l'assassino ha detto che il nano con la mano di smeraldo era il suo obiettivo, non dalle visioni dei chierici o di altri...

per ora altro non trovo da dire!

Tinto ha detto...

finora l'unica cosa chiara e certa è che mit barac sia un rettile metallico, e che si è perso nel piano astrale, e noi dobbiamo andare a ritrovarlo... un po' come i pensionati che si perdono nella bocciofila... via... cmq sia, la terapia di gruppo va perfezionata, il mulatto metallico che abbiamo nel party non sembra molto propenso a parlare, un po' come il buon vecchio gno... ehm... kilten. perciò dato che qua tutte le nostre storie sono tenute insieme da un comune denominatore, raccontiamo le nostre storie e magari ne capiamo un po' di +.
l'unica cosa che mi legava al nano con la mano verde era il semplice fatto che il mio datore di lavoro (seguace di balzebub) mi avesse detto di proteggerlo fino a nuovo ordine, e basta. poi quando il fesso barbuto si è suicidato la visione è passata a me, ma dumanthoin non c'entra nulla, il che mi fa domandare: chi cacchio mi ha passato la visione?? in cui alla fine la voce di kilten stesso mi dice di salvare i nani?? non si sa.
Questo è il motivo per cui sono legato all'avventura.
Barin è legato ovviamente perchè è discendente dai draghi d'argento, ma gli altri?? Hulga? Dramm?? Stedd? cosa avete a che fare con la vicenda? mi sa che qua ognuno ha in mano la tessera di un mosaico, ma non vuole calarla. se invece tutti mettono in mezzo la propria storiella... le cose migliorano.
se succede ciò, basta solo capire poi chi non vuole che Mit Barac torni in vita e perchè...

sigmud ha detto...

ok, oggi ho modificato lo sfondo e il simbolo delle liste-non-numerate e soprattutto ho messo nel riassunto il testo originale fornitoci dal DM nel primo commento al post. Si gioca fra 42 ore circa - ora metto a posto la scheda!  bye,  
   sigmud