2007-08-04

La calma dopo la tempesta: intermezzo non del tutto giocato...

I tre giorni di festa che hanno coinvolto l'intera città di Iltkazar sono finiti, e proprio l'ultima sera, mentre le famiglie e i clan della città compiono il rituale abbattimento delle Torri (le strutture luminose che punteggiavano la caverna principale), coloro che hanno accettato l'onore di diventare membri onorari dell'Ordine della Luna Crescente si devono preparare per la cerimonia di iniziazione, con alcune ore di riposo e meditazione in solitudine, vestiti solo con una corta tunica bianca (di stoffa molto più fine del tessuto grezzo usato a Iltkazar): normalmente gli aspiranti cavalieri usano questo tempo per pregare (molti venerano Moradin, soprattutto coloro che fanno aprte della Confraternita dell'Ascia), meditare e riflettere sul proprio noviziato, e il tempo a loro richiesto è un giorno intero. Gli altri, invece, assistono ai giochi conclusivi, in cui i giovani nani danno la scalata alle Torri cercando di raggiungere il premio posto sulla cima (sembra che abbia un significato particolare, quasi un passaggio di consegne tra le generazioni passate e future).
Poi, quando i segnatempo della città dicono essere giunta l'ora, tutto il gruppo è invitato a scendere in un complesso di stanze e corridoi mai visti prima: pare che in questi luoghi siano cominciati notevoli lavori di cambiamento e ingrandimento, e infatti i nani che vi accompagnano vi dicono che questa è stata scelta da Re Bryth come la futura sede dell'Ordine, e ha voluto che i lavori cominciassero subito, per terminare prima della sua incoronazione ufficiale, il prossimo anno. Infine giungete in una vasta sala di pietra, rettangolare, con piccole torce a rischiarare le pareti, e una grossa vasca con i nastri viventi (e luminosi) al centro del pavimento, alimentata da rivoli d'acqua che scorrono lungo i corridoi. Bryth è presente, vestito in maniera identica all'altra trentina di nani e uomini presenti in sala: cotta di maglia, corta tunica bianca con il simbolo di una falce di luna ed una stella, una mantello di finissima maglia metallica con un simbolo uguale alla tunica, un pugnale alla cintura.
Che coloro che chiedono di essere ammessi nell'Ordine si facciano avanti” Dopo questa frase, tutti arretrano formando un semicerchio di fronte al Re, lasciando al centro i “postulanti”.
Solo coloro che sanno quanto è importante l'impegno preso questa sera, possono entrare nell'ordine” e degli uomini avanzano, recando ciascuno un pugnale dalla lama fortemente ricurva, la cui guardia è scolpita come una falce di luna, e nella cui elsa è incastonata un cristallo vere-azzurro, dal colore pallido. “Portate questa lama, segno del vostro impegno verso l'ordine e i vostri confratelli”. Porgendo la lama, ciascun uomo graffia la mano di chi lo riceve, e il metallo del pugnale pare tingersi di un leggero riflesso rossastro.
Solo coloro che sanno quanto è importante il vincolo che ci lega tutti, possono entrare nell'ordine” E dei nani avanzano reggendo dei mantelli che paiono intessuti di finissima maglia metallica, ciascun anello dalla superficie abbrunata, tranne alcuni che disegnano una falce di luna e una stella, al centro del mantello: “Portate questo mantello, segno del nostro legame”.
Infine, la chiave che dischiude la saggezza e la via ai nostri passi, segno del potere che unisce il cielo alla terra, e che infonde in noi la forza la forza e uno scopo” Egli stesso appunta al loro mantello dei piccoli gioielli, in cui le stesse pietre verdi-azzurre dei pugnali sono incastonate in piccole falci di luna d'argento. “Portatela, e chi vi vedrà, saprà per chi vi battete”.
Una volta che la spilla è stata appuntata al mantello di ciascuno, Bryth conclude così: “Ora siamo fratelli, cavalieri dell'Ordine: non dimenticate questo giorno” E tutti battono i piedi per terra, con entusiasmo, per poi affollarsi a salutare con un abbraccio i nuovi cavalieri.

La cerimonia, pur semplice e presto conclusa, pare che commuova molti dei presenti, forse perchè è la prima volta che viene celebrata dopo più di 1400 anni: terminata la parte “formale”, un piccolo rinfresco (normalmente serve per placare la fame dei neo-cavalieri, a digiuno da più di un giorno). Vi viene spiegato che la lama del pugnale è composta di Zardazil, un altro dei metalli rari appannaggio di Iltkazar, e che ha la caratteristica di non poter più ferire il primo essere vivente di cui abbia assaggiato il sangue dopo essere stato forgiato.

Inoltre Bryth vi chiede un ultimo favore: pur sapendo che alcuni di voi vogliono ripartire il prima possibile, vorrebbe che attendeste un mese ancora (pausa per espressioni di disappunto di qualcuno). Per quella data, infatti, una nutrita compagnia di nani di Iltkazar e membri dell'ordine (che, come avete potuto constatare, sono anche veri e propri umani, diversi dalle stirpi di Iltkazar) partirà dalla città per risalire in superficie attraverso una delle strade più dirette, attraverso le Terre dei Ragni e poi su per la scalinata che porta alle antiche catacombe della fortezza dell'Ordine (per la precisione alla Cappella della Luna Insanguinata), tra i monti Omlaradin. Un percorso non privo di ostacoli, ma il nutrito gruppo non dovrebbe avere alcun problema: suo scopo è quello di riprendere definitivamente possesso della fortezza a nome dell'Ordine e di Iltkazar, per farne il primo avamposto dell'antico regno nanico in superficie. Bryth offre loro illimitata ospitalità nella fortezza, che, se vogliono, potrebbe diventare loro dimora. Il castello non è piccolo, e domina una valle ampia ed il passo Earthsky, i cui sentieri portano giù dalle montagne fino alla città di Saradush, nel regno del Tethyr: la valle e le catacombe sono infestati e pericolosi, abbandonati come sono da più di mille anni. I nani e i membri dell'ordine hanno intenzione di fare pulizia una volta per tutte, e poi dedicarsi a riallacciare gli antichi legami tra il regno del sottosuolo e gli stati della superficie. Attendendo la spedizione, essi avranno una scorta nel loro viaggio verso il mondo di sopra, una guida e anche un modo abbastanza sicuro per allacciare dei contatti a Saradush, dato che alcuni mercanti della superficie (che accompagneranno la spedizione) hanno dimora proprio in quella città. Facendo parte di questo gruppo, sarà inoltre possibile evitare di dover aggirare il territorio del Guardiano Azzurro, un drago di zaffiro che ha come suo dominio l'intrico di caverne chiamato Terre dei Ragni e anche oltre, e che permette a pochissimi di passare (e il cui cibo preferito, oltre i ragni, sono i drow). Egli, però, è in amichevoli rapporti con la città (forse anche grazie al fatto che fino a pochi giorni fa il re di Iltkazar era un drago...) e i suoi abitanti.

Un mese di vacanza gratuita nell'antica città dei nani (in cui nessuno vuole uccidervi, imprigionarvi, o simili), e un sicuro passaggio verso la superficie, dove vi aspetta una dimora e dei contatti in luoghi più civilizzati: come fare a dire di no?

1 commento:

Tinto ha detto...

bene! era proprio ciò che desideravo: un passaggio per rimanere in superficie per un po'!!!
rimanere lì un'altro mese non mi scoccia (anche perchè lo scoc non l'hanno ancora inventato) avrò l'opportunità di consultare le biblioteche dei nani e magari spendere o scambiare il frutto della spartizione del tesoro comune. il che va bene. attenderò la spedizione dei nani con ansia per poi andare alla ricerca per il tempo necessario di una gregaria/compagna d'avventure; perciò qua mi sa che i tempi si faranno lunghi, cosa che concorderò con il master.