2007-09-12

il treant non-morto e i suoi amichetti

Sottotitolo: tutto ciò che avreste sempre voluto sapere sugli avi del platano picchiatore e non avete mai osato chiedere


(sessione del 2007-09-11)

Avevamo lasciato il nostro gruppo di avventurieri alle prese con un grosso bestione... ma era un albero? E se ogni albero che incontriamo può darci del filo da torcere come ce ne ha dato questo, ci conviene trasferirci nel deserto (come dite? Venivamo da lì? Ah, già che sbadato; manco fossi lo storico). Comunque facendola breve: la druida/orso-bianco era rimasta intrappolata nella legnosa mano del treant (così grosso e rigoglioso da essere probabilmente più vicino ai quareant o ai cinqueant - ok, mi fermo) in bilico sul baratro. Caratteristica buffa: il legno del treant è più scuro del normale (sarà una caratteristica dei treant-non-morti che il DM ci ha lisciato trapelare, oppure era la classica informazione da liquidare con un bel "ecchissene"?)... Altra caratteristica buffa: le paretri del baratro sono verticali ossia il buco scavato dal fagiolo-talpa della sessione scorsa è a forma di cilindro e non di "scodella". Qundi le opzioni della druida erano tra il cercare di rimanere nelle amorevoli braccia di quel cespuglio-troppo-cresciuto (star rats docet) e il lasciarsi precipitare per 18 metri (quasi che si oda una voce da lontano "Scegliete e perite!"). Al grido di "non precipitiamo le cose", Hulga si lascia cadere e ci rimette quasi le penne (ma solo perché non poteva lanciare piume), quindi si allontana riprendendo anche forma umana (per imprecare meglio?). Ora gli alberi cattivi spuntano come funghi (e per fortuna i funghi non si sono messi a spuntare come alberi cattivi...). I colpi di Dram e Barin sono efficaci, ma solo temporaneamente: il treant sparisce sì in una nuvola di spore, ma solo per riapparire di lì a poco, e nel mentre altri suoi sgherri vegetali ci tengono impegnati. A questo punto qualcuno cerca di riguadagnare la terraferma: la druida come "pipistrello crudele" sale pianin-pianino, Azair è molto più veloce, ma con l'unico risultato di finire prontamente nelle grinfie di un nuovo "albero di Natale andato a male"TM.

 

E ora, la conclusione.

 

Di fagioli e fagiani

Con il treant non-morto a una passo dall'MMD, all'interno della Ciotolona, Stedd decide di usare di nuovo la sua arma segreta e, mentre un brivido corre lungo la schiena dei presenti, un altro fagiolo viene lanciato.

Nel luogo in cui il fagiolo cade, la terra inizia a smuoversi. Dapprima spunta un becco. Poi delle ali. E dal terreno sorge, maestoso e grassottello, un fagiano. Che si scrolla la terra di dosso e razzola via, ignaro del mondo. Sguardi basiti degli astanti.

Il treant scuote la testa («Ma solo questi ci avevano da mandarmi contro?») e, con affettata indifferenza, entra in lotta con Barin, minacciando seriamente il mago. Al che Azair, che dal bordo della Ciotolona del Caos sta seguendo la scena, viene preso da frenesia: estrae l'arco, lo tende, incocca un freccia e - zàk! - il fagiano viene inchiodato al suolo con un sol colpo. Stedd scoppia in lacrime.

Il treant resta un attimo interdetto, valuta la follia che regna sovrana sul campo di battaglia, e continua a stringere l'argenteo arcano nel suo affettuoso abbraccio. La situazione è critica, non potrebbe andar peggio - pensiamo. E qui ci sbagliamo, perché lui lo rifà. Sì, esatto: Stedd lancia un altro fagiolo, dalla sua protetta posizione a 18 m dal fondo della conca che ha creato col primo maledetto legume.

Come da copione (tutti risultati bassi col dado percentuale, c'entrerà qualcosa?) la terra inizia a smuoversi. Ma non in un punto solo: in due... no, in tre... no, in quattro... no... ehm... in una ventina circa. Diciamo ventitré, via.

Delle mani putrescenti iniziano a spuntare dal suolo e ben presto un'allegra compagnia di 23 - dico, 23! Il Master non sapeva più quali miniature usare - zombie circonda gli occupanti della Ciotolona. Il treant non ce la fa più a trattenersi: scoppia a ridere e se ne va, scomparendo in una nuvola di spore come aveva fatto in precedenza, riapparendo al livello normale del terreno.

Il bello di questi zombie è che sono zombie di cinema. Cinematografici. Si muovono cioé velocissimi, tanto che abbiamo l'impressione di trovarci in quell'orribile remake di "Zombie" che va sotto il nome di "L'alba dei morti viventi" in cui i non-morti saltano, corrono e accennano una quadriglia se inquadrati dal lato migliore.

Ellhimar e i tre nani superstiti si trovano immediatamente circondati: abbiamo così modo di apprendere che la lingua nanica può essere parecchio colorita, se ci si mette abbastanza impegno. In breve tempo due nani si trovano di nuovo in condizioni critiche mentre il loro terzo compagno, Gastone, viene fortunosamente mancato. Anche Ellhimar e Barin vengono colpiti, ma loro non sono comparse e quindi non interessano agli spettatori, perché lo spettatore avveduto sa che solo le comparse muoiono.

Infatti il protagonista e la guest star si salvano e, con un colpo di genio degli sceneggiatori, si salvano anche le tre comparse. Ellhimar infatti grida: «Toccatemi!» e nell'attimo di gelo che si viene a creare tutti si girano a osservarlo. Alcuni zombie più sensibili si allontanano di qualche passo, piuttosto schifati. «Così vi teletrasporto via!» precisa il veggente e tutti si rilassano. Persino gli zombie si riavvicinano un pochino, anche se ancora titubanti. Ma ormai è tardi e i cinque spuntini sono già spariti.

Con gli zombie bloccati all'interno della Ciotolona del Caos e tutti gli altri (PG, PNG e i due treant, quello non-morto e quello finto) al livello normale del terreno, riacquistiamo un minimo di compostezza.

Stedd si ricorda all'improvviso di essere un chierico e scaccia il non-morto, che gentilmente al secondo tentativo se ne va, mentre il similtreant (che già un treant non è bello, te figurati il similtreant) si blocca lì dov'è.

Dram propone quindi di tornare a spron battuto alla fortezza (circa un'ora di cammino), mentre Ellhimar e gli altri (gli altri, cioè, meno i tre nani, che essendo comparse non hanno voce in capitolo) vogliono proseguire: alla fine della valle e all'apparire della civiltà mancano solo un paio d'ore di cammino.

............

Ipse Dixit:

  • il DM: "contro il tuo incantesimo mi serve la CdF - Classe di Fregatura!"
  • Sted, parlando di sè stesso: "il chierico è un po' imbarazzato"
  • "Dram: un'eroe in vero simil-Drow" (dimostrazione che allo storico il genepy in dosi massicce fa un po' male)
  • il DM: "Si sta arrabattando quindi non scatena attacco di opportunità"
  • I tre nani superstiti: «Restiamo qui vicino a Ellhimar, al sic-- - 23 zombie si materializzano intorno a loro - mapporc!».

3 commenti:

Gabriele ha detto...

il master ha detto davvero una cosa come quella riportata nelle citazioni finali?? Dovrò riprenderlo severamente!!

sigmud ha detto...

pare che in ravenloft già ci fossero i treant non morti... vedi

http://img237.imageshack.us/my.php?image=treantnonmortoba7.jpg

preso da

http://ravenloft.ilcannocchiale.it/post/1706237.html

bye,
  sigmud

sigmud ha detto...

scusate... metto i link "comodi" qui la pagiona originale e qui il link dell'
immagine caricata su imageshack
bye,
  sigmud