2007-09-05

Andiam, andiam..

Sottotitolo: ma quanti bei nani, madama Dorè

(sessione del 2007-09-04)

eccoci dopo la pausa estiva: si riparte all'avventura sempre in compagnia dei nani. Dopo 40 giorni dalla posticipata festa di Scudi Uniti, durante i quali ognuno si dedica ad attività più o meno interessanti e con esiti alterni (non ci sono dadi che tengano: si può fare ben poco quando ti gufano contro anche i compagni - ogni riferimento a giocatori realmente esistenti è puramente casuale).
Il master ci riepiloga usi-e-abusi (soprattutto abusi) degli oggetti mantello-spilla-e-pugnale dati ai Cavalieri dell'Ordine della Luna Crescente (CdLC per gli amici, per noi i Signori Cavalieri dell'Ordine della Luna Crescente - appunto).
Altre notizie sparse: le sparizioni di giovani non si sono interrotte ma si segnalano due giovani spariti da quando eravamo partiti per liberare il Re, i beholder e i loro abomini-simil-idra si stanno rifacendo vivi proprio come avevamo sospettato noi dopo aver incrociato quel loro scout. Il Re ci informa che un esercito di altri nani dorati sta marciando verso Iltkazar con intenti ancora non chiari, si può concludere solo che gli sforzi degli eroi non sono mai abbastanza (qualcuno ha visto degli eroi qui in giro?).
Un ansa dell'ultima ora: ora il regnante è adesso Bryght (vedi l'Aggiornamento 1) che si sposerà tra 11 mesi con Kiira (ma quanto la fa aspettare, quella poveretta? Certo, ora che ce ne andiamo, lei ha anche ottime probabilità di arrivarci, al matrimonio).
Il sovrano non potrà quindi accompagnarci personalmete nella nostra risalita; in compenso avremo la compagnia di un vasto ed assortito seguito:

  • 100 nani
  • 20 nani dell'ordine
  • i nostri 3 scudieri (che fungono pure da traduttori -ebbene sì dei nani che fungono, sono una sagoma, lo so...)
  • pochi gnomi
  • meno ancora Svirfneblin(e ci credo con un nome così che cercano di andare in giro il meno possibile... ah, ma mi dicono che potevamo chiamarli gnomi-delle-profondità... ripensandoci Svirfneblin non è poi così male...)
  • umani q.b.
  • Ellhimar (chiede di seguirci in quanto gli è parso che intorno al nostro gruppo il caos tenda a placarsi - lo storico giura di aver sentito la stessa notizia al TG4; quindi è sicuramente vero - certo a meno che Ellhimar non sia il misterioso esterno malvagio che riusciremo a proteggere in qualità di spia ufficiale della spedizione... ok stavo ancora scherzando)

Insomma è ora che leviamo le tende (considerando tutte le volte che abbiamo rischiato la vita della prossima regina, tutti sono ben contenti della nostra partenza), ma non prima che ci venga affidato un ultimo compito e un ultimo dono (il bastone e la carota - perché tutti i PNG riescono sempre ad inquadrarci subito così bene? Toh, ma sono tutti gestiti dal DM... ma va là, sarà un caso - SBONK!). Il compito: portare il testo più antico che appartiene alla biblioteca di Iltkazar (ormai leggibile solo da un paio di vecch... emh saggi anziani in tutta la città) a CandleKeep (ehm, vero?). La carota: "consiste invece siore-e-siori in UN, dico ben UN Ohmlar a testa" - pubblico:"Oooohhh" - " preso direttamente dal tesoro personale del Re - e badate bene che è di valore inestimabile!" (ed infatti la prima cosa che qualcuno di noi ha fatto è stata appunto di cercare di farlo stimare, ma senza riuscirci; ma tutto ciò al solo scopo di verificare che fossero inestimabili, mica volevamo venderli...)


Per la risalita, data la numerosità della comitiva, impieghiamo 4 giorni al posto di 2 (altro che i saldi), anche in virtù del fatto che i nani ci tengono a ripristinare un certo QoS (Quality-of-Service) approntando carrucole, montacarichi, ascensori, scale mobili e le uscite di sicurezza con le porte taglia-fuoco che, come vi stanno indicando ora le nostre hostess, sono lì, lì e là.

Il 13 di Eleint arriviamo in superficie senza aver incontrato nè il venerabile anziano drago rosso e senza che nemmeno il drago di zaffiro abbia incontrato Dram (peccato, lo davano 100 a 1). La caverna da cui usciamo è abbastanza vicina al laghetto che circonda la fortezza; questa è abbastanza malconcia e infestata dal verde. A questo punto ci accorgiamo che il verde tutto intorno, gli arbusti, la foresta, e gli altri vegetali sono in piena salute, forse anche troppoin salute. È così che la druida cerca di fare il punto, ma di "colleghi" in giro nemmeno l'ombra, solo creature potenti, non-morte e/o naturali. In compenso tutta la valle trasmette una sensazione di rabbia (e non è l'effetto sul pubblico del nuovo reality "Saranno frondosi").

Giunge quindi anche il momento di decidere la strada: optiamo per quella che pare essere la più veloce e forse anche la più sicura (ma tra i giocatori nessuno si illude): verso Saradoush (patria del doccia-schiuma) e poi via fiume/lago/mare verso CandleKeep (vedi la mappa grezza). L'indomani, il 14 di Eleint verso le 9, salutiamo il forte, diamo addio agli scudieri e finalmente partiamo, confortati dal volto di Ellhimar che "è cupo, come tutte le mattine" e dall'ampia visibilità di 12 metri a causa della folta/fosca vegetazione.

Eccoci quindi dopo circa un'ora ad affrontare l'albero custode. Hulga ingiunge: "state indietro che ci parlo io" e piglia una gragnuolata di botte (e con questo termine troooppo tecnico il Pulitzer è mio!) e viene poi avviluppata. Azair trafigge l'albero che pare smuovere qualche foglia, forse anche una fronda intera Dram assiste alla scena riponendo completamente la fiducia nella druida (ma alcuni maligni dicono avesse già scommesso contro...) e finalmente Stedd fa la mossa definitiva: tira un fagiuolo. Ne segue una voragine che si apre sotto i nostri piedi. I nani fanno testamento. Si odono le urla provenire dalla fortezza. E anche dal sottosuolo. Curioso: come se provenissero da Iltkazar.

Riusciranno i nostri eroi a scampare all'imminente pericolo (la voragine, non l'albero)? Sopravviverà qualche nano più di qualche nano-secondo? E sopratutto: qualcuno mi vuole gentilmente dire chi caspiterina sono questi benedettissim eroi che qui non ve ne è ombra? Si capisce che sono le 02:18 e domani devo andare al lavoro?

Tutto questo lo saprete nella prossima bat-sessione.

............

Ipse Dixit:

  • Azair appena l'Albero ci parla: "...questi vegetali che non prendono i furtivi" e si allontana, imprecando
  • Hulga, dopo aver sentito l'Albero Custode (illumina, custodisci, reggi e governa... sbonk!) rivolta ai nani con aria minacciosa: "ma davvero voi vorreste abbattere gli alberi solo per scaldarvi?"

Sincronizziamo gli orologi: siamo fermi al 14 di Eleint (alle ore 10 circa)

2 commenti:

Gabriele ha detto...

Pochi commenti: Saradush (senza la O) e i 20 membri dell'ordine erano per lo più umani.
Il libro (o meglio, le tavole di pietra) non è un compito, ma anch'esso un dono, fattovi dal precedente re (quello scaglioso) di Iltkazar, il quale sospettava che avrebbe potuto servirvi...

Impagabile fagiuolo!!!

Tinto ha detto...

altra precisazione:
appena incontriamo il treant-non-morto l'assassino che capisce la malcelata presa per il culo manda affaanculo il master (con simpatia, come sempre)e se ne va:
perchè il trant NON SOLO è un vegetale che non prende furtivi, ma sembra anche non morto! il che è una doppia beffa: elementali, non-morti, custrutti melme e vegetali.
Il prossimo cosa sarà??
un elementale degli alberi costruito di legno 1000 anni fa andato ammale che ci attacca sotto forma di gelatina non morta perchè è già putrefatta???
...bah...
cmq per il resto il riassunto mi pare congruente con le disavventure da noi affrontate :D