2009-06-12

hanno internato Bardoch!

Sottotitolo: quando anche il giocatore, nonostante il momento sia serio, non riesce a smettere di ridere per le assurdità compiute dal proprio personaggio è segno che qualcosa è andato storto


(sessione del 2009-06-01)

il combattimento continua: una delle advespa che la psionica aveva allontanato in un mondo di frutta candita (e che stentava a tornare data la fortuna del DM col tiro-salvezza) ritorna. Cominciava a mancare. E i PG si auguravano che continuasse a mancare, ma lei decideva diversamente. I Marinai iniziavano a cadere come mosche; che essendo attaccati da delle advespa suona quasi normale. Qualcuno faccia qualcosa: il bardo opta per alzarsi in volo sopra la nave Nostradamus ci aveva forse letto un chiaro segno dell'avvicinarsi della fine del mondo, ma per fortuna prima che questo inizi a cantare l'Erinni lo avvolge con la sua corda magica. Raumark comincia a provare simpatia per lei, intanto Koll'd perde un incantesimo d'attacco contro un'advespa e maledice la sorte avversa. L'armatura senziente comandata da Keira si fa strada lentamente tra i lemuri, ma nel frattempo la vela è interamente avvolta dalle fiamme: la nave ha un pericoloso sussulto e inizia a scendere. Raumark subisce un colpo spaventoso, ma poi riesce comunque a lanciare immagini illusorie e si prepara per la successiva evocazione. Koll'd riesce a curarlo quasi subito (con sommo disappunto dei nemici). La nave termina la sua caduta. Fortunatamente l'ammaraggio non avviene a piena velocità ma è comunque un brutto colpo nel fisico e nello spirito dei nostri eroi. Perlomeno la chiglia piatta della nave sembra integra e non da segno di imbarcare acqua. L'erinni lascia il bardo avviluppato nella sua corda magica e si dedica ad altro. Il chierico prega per invocare su compagni la benaugurante ombra di Tymora. Gli arconti segugio evocati da Raumark cominciano ad attaccare. Zasheir si libera dalla corda magica Koll'd uccide un advespa L'erinni controlla lo stato pietoso della nave e dichiarandosi soddisfatta ordina silentemente la ritirata. (NdR: resta da scoprire perché! Quale piano prevedeva che i pg dovessero essere rallentati?)

Il capitano riappare in coperta e comincia a fare il punto della situazione: coi pochi marinai rimasti e con una nave come questa che non è stata progettata per navigare, ma per volare, è possibile che in un paio di giorni di viaggio si riesca a raggiungere la piccola città di Narubel, anche se nel migliore dei casi il loro arrivo sarà mal tollerato dagli abitanti. I personaggi approvano il piano.

Fortunatamente i due giorni seguenti scorrono senza intoppi.

Alla sera del 20o giorno di viaggio (è il 18 di Elesias) la nave attracca in porto. Il capitano scende a parlamentare. La situazione è ancora più desolante di quanto fosse stato predetto. Si viene a scoprire che il villaggio è stato attaccato 7 giorni or sono: erano principalmente non morti, ma c'erano anche delle vespe infernali (altre advespa!). Viene intimato ai PG di non scendere dalla nave (diverse volte i briganti sono arrivati fingendosi marinai in cerca di un porto per sistemare la barca malconcia e se ne sono andati dopo aver depredato il villaggio

Il bardo si sente sicuro di sè e quando cala la sera decide di avventurarsi in città per raccogliere informazioni. I suoi compagni tentano inutilmente di fermarlo e lui se ne va. Poco dopo cerca di importunare delle vecchiette. Arrivano delle guardie. Lui sarebbe quasi riuscito ad intortarle, ma si odono arrivare altre voci che indicano altre persone dirette verso il bardo. A questo punto Zasheir decide di tornare alla nave.

Peccato che, non avendo minimamente pensato ad occultare il suo aspetto sia stato riconosciuto perfettamente (e poi il paese è piccolo e la gente mormora); infatti passati pochi minuti ecco giungere al porto una allegra comitiva per arrestarlo e condurlo in gattabuia in attesa che l'indomani il giudice decida della sua sorte.

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