2012-08-05

La nuova avventura: L'ombra del male

Il vero inizio della storia (tutto il resto è stato solo un prologo, un prolisso prologo)

Per un breve istante vi sentite disorientati, come se il mondo fossse stato scosso attorno a voi, e il pavimento della caverna avesse ondeggiato paurosamente, rischiando di farvi cadere in ginocchio. Ma è stato solo un attimo, ora le vostre gambe sono di nuovo salde e siete di nuovo in cammino verso... verso...

.. ah, si, un altro momento di smarrimento (nel buio è comprensibile)...

... verso il luogo dove i vostri compagni sono in attesa di soccorsi, una caverna poco distante, se ricordate ("ricordare": perchè questa parola vi sembra così "urgente"?) bene il percorso fatto.

Certo, non avete ancora chiaro perchè siete finiti quaggiù, ma questo è un altro discorso, un discorso che brucia di odio verso la creatura/entità/cosa che si è impossessata di voi, di ciascuno di voi, strappandolo alla propria casa, al proprio dovere. Affronterete questo discorso quando anche coloro che sono ancora in pericolo saranno stati salvati: del resto, le cose urgenti hanno la precedenza.

La cosa che vi ha spinti quaggiù vi ha lasciato da poco (quanto? meno di un giorno, di sicuro), ma già l'impressione di esssere "sporchi dentro", macchiati da qualcosa di invisibile (quella strana sagoma fredda e fumosa, che osservavate affiorare a volte dai visi e dai corpi degli altri), sta passando. Così come la maggior parte dei ricordi di quei giorni d'inferno: avanti, avanti, sempre avanti, con un obiettivo che non era il vostro, affrontando i pericoli di una città di morti, vedendo i propri compagni (non compagni per scelta vostra, ma solo per necessità, poichè chi vi ha "reclutato" non ha certo chiesto il vostro permesso, per invadere il vostro spirito) feriti, a volte fatti a pezzi, combattendo creature d'incubo e cercando di superare trappole altrettanto pericolose... In mezzo a cripte e sarcofagi, scalando i fianchi di mausolei e gigantesche tombe di pietra nera, affacciati su un lago di acido...

Avete ancora negli occhi (forse la creatura che vi ha "profanato" non è stata tanto misericordiosa da portarsi via questo ricordo) l'immagine di una massa di carne putrescente che si alzava e vi inseguiva, poichè voi avevate rubato (forse non il primo dei furti di cui vi siete macchiati) la sua preziosa corona... e un mastodontico serpente di ossa, a guardia di ... anelli? bracciali? chiavi? (ricordate solo che si trattava di oggetti d'oro, e sono stati la via per giungere alla fine di quell'incubo). E ancora spiriti, e il volto ghignante di un vampiro, e due statue di lupo, il cui potere ancora vi perseguiterà, e infine, forse la più orribile di tutte, l'immagine di quella massa di tentacoli, e occhi, e bocche, gelatinosa e sbavante, che ha fatto a brandelli uno di voi...

Queste però sono solo dei fotogrammi, sconnessi e separati uno dall'altro: ricostruiscono una storia, ma lasciano molti spazi bui...

Del viaggio che vi ha portato fino al sottosuolo, dalle vostre dimore di luce, ad esempio, ricordate pochissimo: un gelo improvviso, nella notte, un portale luminoso aperto dalle vostre mani (mani che però non erano più guidate da voi), la strada di un paese in una frontiera desolata (avete la spiacevole impressione che non vi siate lasciati in buoni rapporti con gli abitanti di quel paese.. del resto non eravate voi ad agire, ma quella "cosa", nel vostro corpo e nella vostra mente, più forte di ogni altra volontà che abbbate mai affrontato...) e poi di nuovo un portale, questa volta oscuro, che vi ha condotti "giù". E nella vostra mente l'immagine delle due tavole che la "cosa" voleva, che desiderava con tutta la sua gelida essenza, che vi ha costretto a rubare al suo posto.

E così ora siete dei ladri (eppure avete l'impressione di esservi macchiati di altri crimini...), anche se non per vostra volontà, e per di più siete stati usati come "merce di scambio": infatti i corpi dei vostri compagni sono stati offerti all'abominio contro cui vi state muovendo ora, in cambio delle informazioni per arrivare alla necropoli, ed a un "passaggio" per quella creatura (non l'avete mai vista in viso, ma ricordate il flessuoso corpo di una donna formosa, una pelle coperta di scaglie nere, e qualcosa che sibilava sotto un profondo cappuccio) lontano dai propri nemici.

Lo spirito (spettro? fantasma? siete sicuri che fosse una creatura non morta, solo il sepolcro può essere così freddo come ciò che avete provato quando era dentro di voi) che vi guidava sembrava sapere molto bene chi e cosa voleva, tanto da scovare quell'essere serpentino (una medusa? aveva però qualcosa di strano, ed era accompagnata da un "piccolo" drago nero...), cavargli fuori l'informazione (la medusa era inconsapevole del valore di quanto sapeva, ma ha trattato con maestria, per il proprio tornaconto, e del resto lo "spettro" non si è dimostrato avaro, con i corpi dei vostri compagni) e poi portarla qui ed andare (con quelli di voi rimasti) per la sua/vostra strada.

Fate fatica a richiamare i dettagli, la testa vi duole, mentre cercate di separare ricordi, pensieri, desideri, e capire quali fossero vostri e quali invece di quello spirito immondo.

Salvare i compagni dalla medusa, questo siete sicuri che sia un vostro proposito (anche se forse sicuri è una parola "forte"...). Tornare in superficie, anche di questo siete "sicuri". E forse ricostruire il percorso seguito da quando siete stati strappati alle vostre case e capire cosa avete fatto, a chi e perchè, e quale sia l'effettivo valore di quanto avete consegnato nelle mani di quello spirito dannato (avete solo una vaga idea di cosa sapeva quell'essere, delle tavole di pietra chiamate "Le parole dell'oracolo")...

E infine, in alcuni di voi infuria anche il fuoco della vendetta, contro quella creatura non morta...

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