2011-08-23

Sei giorni a sbomballarci la patata

Sessione del 22 giugno 2011

Quel che resta di Calimport è una città colpita da una calamità. Due quartieri sono stati completamente invasi e devastati da orde demoniache ormai più di un anno fa, ma le conseguenze ancora oggi segnano la capitale del Calimshan: dappertutto vi sono gruppi di sfollati e la presenza delle guardie è molto aumentata, mentre il deserto sembra aver invaso, almeno in parte, anche quelle zone che un tempo gli erano state strappate. Nonostante le disgrazie che si sono accumulate negli ultimi mesi, tuttavia, i commerci paiono, se non fiorenti, per lo meno ancora attivi.

Nel bel mezzo di questo scenario devastato una nuova sciagura appare dal nulla: Khondar si materializza in città, accompagnato dal mago che aveva assunto.

Se il prode guerriero dovesse soltanto trovare un'ascia nanica +1, magari Anatema dei diavoli e dei demoni, praticamente non dovrebbe fare altro che chinarsi a raccogliere una di quelle che crescono sul selciato. È il Pascià in persona, infatti, a sovvenzionare non la piantumazione di asce naniche lungo le arterie cittadine, giacché quello era soltanto un modo di dire, ma la possibilità per ogni cittadino di essere armato e pronto a combattere contro la possibile prossima invasione di creature infernali o abissali.

Invece lui cerca un'ascia grande. Possibilmente dotata di un qualche potere che stuzzichi in lui quel delicato fremito sotto la pelle che può essere indicato solo come "violenta brama di possesso".

Dopo tre giorni passati a incontrare tutti i mercanti di armi (nel caso di Khondar) o a tracannare birra nella migliore locanda di Calimport (se si è il mago pagato per fungere da trasporto, mica da guida turistica con indirizzo commerciale), la lista di armi possibili comprende:

  • Una semplice ascia nanica +4
  • Un'ascia nanica +3 che pare fatta di cristallo o di ghiaccio, anatema delle creature del fuoco e che in più offre protezione offensiva
  • Una Verga della Potenza elaborata dai Duergar, proveniente da un bottino di guerra, la cui funzione "ascia" è nanica e può inoltre essere usata come arma magica di vari tipi

Dopo una lunga riflessione, durata zero punto sei otto secondi1, Khondar emerge sudato dai propri pensieri e, quale frutto dell'ardua scelta, comunica di aver scelto quella col bonus più alto.

Armato della sua nuova ascia nanica +4 e di un mago piuttosto alticcio, al quarto giorno dalla sua partenza il nano fa ritorno a Mezro dove, sfruttando fino in fondo l'acquisita familiarità con i negozianti di tutti i tipi, fa analizzare il pugnale acquistato a Sigil (si spera dopo averlo ripulito del sangue dell'elfo) - che si rivela un bellissimo pugnale +1 - e il bottone che ancora, di punto in bianco, a intervalli irregolari gli slaccia i pantaloni.

Il bottone in sé non pare essere magico, ma un Rimuovi maledizione non ha alcun effetto. L'unica speranza - scopre il nano ormai propenso a passare alle bretelle - è affidarsi a un chierico.

Fortunatamente la druida ha un amico che fa al caso nostro, al quale non sembra vero di poter racimolare 500 monete d'oro per due minuti di lavoro, il tempo di smaledirci tutti quanti. Keira, sconvolta dalla perdita causata dalla sua stessa mania per lo shopping, decide quindi senza alcuna logica che per consolarsi ha urgente bisogno di fare acquisti: la vediamo tornare verso sera sorridente, soddisfatta e in sella a un mulo che, in segno del profondo affetto che il gruppo tuttora nutre verso il chierico scomparso, viene battezzato Koll'd.

Dopo 20 giorni passati a fare tutt'altro, in serata, per la prima volta, passiamo in rassegna le alternative che a questo punto ci si parano davanti e cogliamo un punto che ci era sfuggito in precedenza: per farci andare nel passato il Divoratore del Tempo ci ruberà anni di vita. Dopo ore passate senza riuscire a cavare un ragno dal buco, decidiamo di chiedere consiglio direttamente a Ubtao il quale, dopotutto, ha la sua parte di colpa per i vari casini in cui ci troviamo.

12 Eleint 1373

Arrangiata l'udienza con i chierici locali, ci presentiamo al tempio al tramonto, dove assistiamo prima ai necessari riti di purificazione, poi a una lunga serie di preghiere e sacrifici rituali. Si tratti di riti molto cruenti, ma necessari, che comprendono l'essere marchiati con il sangue.

Alla cerimonia è presente anche il chierico che sta lavorando al bastone per Maja la quale, dopo aver assistito senza battere ciglio all'ecatombe di innocenti animali, ora dà segni di orripilata inquietudine al pensiero che quello lì sia qui e non a darsi da fare per lei, ché a questo punto la previsione di 30 giorni sembra essere stata fin troppo ottimistica. Ma, come sa chiunque abbia mai avuto a che fare con un legnamé, «Ci metto il tempo che ci vuole» è la frase chiave, generalmente accompagnata da un basso ringhio e da un'altra frase, solo pensata ma mai detta eppure ben evidente: «E se non ti sta bene puoi andartene all'Ikea».

Ad ogni buon conto, Mastro Geppetto è qui per un buon motivo: sarà lui la voce del dio. Completato il rituale, appare una figura avvolta da un nimbo verde smeraldo e i cui occhi paiono delle pietre preziose. Maja inizia a porre le domande.

«L'attacco pianificato dagli angeli ha qualche speranza di successo?». «Causerebbe enormi perdite» è la risposta di una voce che non sembra provenire dal chierico, ma da tutto intorno a noi. Non abbiamo tempo di suggerire alla signorina della Vodafone che per le perdite ci sono dei prodotti apposta, poiché la druida è implacabile: «Ma nella nostra fazione o nella loro?». «Questo non è certo».

«Siamo realmente delle pedine nel piano degli angeli?»
«Sì»
«I diavoli, e Furcas, conoscono i piani degli angeli?»
«In parte»
«Il piano della Fairymamma è davvero disinteressato rispetto alle azioni di Gargauth?»
«Sì»
«Abbiamo la possibilità di sconfiggere Gargauth in questo tempo?»
«Sì, molto scarse»
«Nel passato, due mesi fa, avremo possibilità reali di sconfiggerlo?»
«Sì»
«E sempre nel passato, ma nel momento in cui dovremmo fermare il gruppo che ha causato tutto questo?»
«No»
«È pericoloso tornare nel passato tramite il Divoratore?»
«È inevitabile»
«La Bestia dell'Armageddon ci può essere utile per sconfiggere Gargauth?»
«Incerto»
«Furcas ha avuto dei secondi fini nell'esporci il suo piano?»
«Sicuramente»
«Furcas ha realmente degli interessi in comune con gli angeli?»
«I francobolli No»
«Sappiamo di essere i prescelti, ma abbiamo il potere di uccidere Gargauth?»
«No»
«Ma allora siamo noi i prescelti per distruggere Gargauth»
«V'è venuto il dubbio, eh? Per fermarne i piani»
«Keira e Groud possono, data la loro "particolare natura" di aberrazione e costrutto, utilizzare il Divoratore per andare nel passato?»
«Sì»
«Dobbiamo portare qualcosa di particolare per essere bene accolti dalla tre Norne e non venire inceneriti all'istante?»
«Possono essere comprate».

Il nimbo scompare e seduto sull'altare vediamo l'Artiglio di Ubtao. Tutti s'inchinano a lui, quindi vengono svolti i riti di conclusione. L'Artiglio ci osserva un momento e quindi esce, Maja lo segue e noialtri seguiamo lei; due accoliti vedono la scena, si scambiano uno sguardo atterrito e, preoccupatissimi, si precipitano al fianco dell'Artiglio.

Per parlare comodamente, ci troviamo tutti a casa di Groud, il quale ormai è ampiamente rassegnato dell'uso promiscuo che facciamo del suo domicilio. L'Artiglio ci spiega che è stato richiamato dalle cerimonie cui abbiamo partecipato, e che ancora non sa che cosa potremmo utilizzare per comprare le Norne. Di loro, d'altra parte, non si sa molto: le creature che attualmente vivono nel piano di Gargauth sono in realtà più antiche di secoli, essendo realmente parte di miti e leggende antichissimi.

Il medaglione ch'egli ha dato a Maja - illustra poi - ha due poteri. Uno è quello spiegato dai chierici, l'altro permette invece di evocare, per tre volte al giorno, un Alleato Planare Superiore senza dover fornire un contraccambio. Per un gruppo di micragnosi come noi, è come se Babbo Natale ci avesse regalato la gerla.

Ormai mancano solo tre giorni al momento in cui Thraemenus apparirà sulla nostra soglia per il grande attacco. Partiremo in quello stesso giorno - ma prima, precisazione doverosa, che Thraemenus venga a morderci i malleoli - e ci recheremo nella giungla, dove evocheremo il Divoratore. Lì, peraltro, domani mattina si recherà Khondar, il quale ha stabilito che i tempi ormai sono maturi per mettere alla prova i poteri della Spada del Caos.

 

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Note

1Per un nano, è quasi un'eternitàRitorna

 

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Ipse dixit

  • Maja vota a favore della nostra partecipazione al rito che ci permetterà di consultare Ubtao, anche se ciò porterà via del tempo. E lo fa descrivendo la nostra situazione in maniera inappuntabile: «Tanto che abbiamo da fare? Stiamo sei giorni a sbomballarci la patata!»

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ehi, è il centesimo riassunto!
Che si vince?

Tinto ha detto...

.......2 McChicken + una coca grande....... se si desidera incassare la vincita prego avvisare il giorno stesso della prossima sessione, previo avviso di 1 ora......