2007-06-13

Di nuovo come strali nell'astrale

Sottotitolo: più ci mandi giù e più tiriamo su


(sessione del 2007-06-12)

premessa: il titolo si riferisce ai nostri PG che viaggiano ancora come saette nel vuoto argenteo...
Siamo così giunti al 28 di Flamerul (fra due giorni c'è scudi uniti e noi ce lo perderemo... quasi ci scappava l'insurrezione popolare ;-Þ) Comunque di nuovo ci fiondiamo nel piano astrale, non senza prima sentire Plowap ironizzare sul fatto che può mandarci nel piano astrale solo una volta al giorno. Appena giunti nell'astrale Dram bofonchia qualche imprecazione, forse a causa del suo bastone che appare qui letargico. Il viaggio prosegue per un po' senza intoppi: ci pare passino circa 48 ore - siamo quindi al 30 di Flamerul. Ad un certo punto notiamo dei blocchi di terra abbastanza vasti... su uno di questi vediamo addirittura delle pecore. La cosa non desterebbe il nostro interesse più di tanto (siamo in missione per conto di Zio! mica ca$$abubbole!) fino a quando in un assemblamento di svariate zolle non notiamo una edificio. È una torre: la missione può attendere! Pare abbia 5 piani con una porta per piano e con due maniglie a seconda se chi la vuole aprire sia messo "normale" o a testa-in-giù (una cosa che ha senso quasi solo in un posto senza gravità come questo...) e senza serrature (vedi sotto) Azair ci prova con la porta e a suo dire gli riesce di disinnescare il meccanismo di protezione ("È una Ciappola!" - come dice il famoso Calamaro di guerre stellari). Barin molto fiducioso (o semplicemente avido?) tenta di entrare, ma come risultato (del tiro salvezza: un 24 non sufficiente - acc!) fugge via al massimo della velocità... ma un momento: qui la velocità dipende dal punteggio di intelligenza... e Barin è tra i più intelligenti del gruppo... (ehm, nota per la prossima volta: l'apertura della porta la lasciamo tentare al personaggio meno intelligente del gruppo...). Trascorso qualche tempo comunque riusciamo a raggiungere Barin e resici conto dell'impossibilit` di entrare nella torre decidiamo di non perdere ulteriore tempo e ci riconcentriamo sulla visione. Trascorrono ancora alcune altre ore di viaggio e davanti a noi intravediamo un puntino scuro e una scintilla di luce. Ci avviciniamo ulteriormente e vediamo che la macchia scura è un pezzo di un edificio (merlato e con tanto di finestra bifora). In lontananza finalmente si intravede il corpo del Dio morto. Ci fermiamo vicino all'edificio. Scopriamo che la scintilla è una figura umanoide dalle sembianze maschili, con la muscolatura perfetta, la pelle levigata, un paio di candide ali semi-spiegate e pare emettere pace, purezza e pallidume (!): che sia forse un angelo? Viene verso di noi (e visto la grande varietà di allineamenti del nostro gruppo non sappiamo se preoccuparci o meno ;-P). Si presenta: il suo nome è Gilrestian, noi facciamo altrettanto (al solito: con un po' di ritardo e dietro sue lamentele) Poi rivolto a Barin dice: "Non è il caso che tu ti faccia vedere, scendiamo di sotto". Lui è qui ad osservare il corpo del dio morto. Noi illustriamo vagamente la nostra missione e gli chiediamo se per caso ha visto arrivare negli scorsi anni i due draghi d'argento. Purtroppo, nonostante sia qui da 400 anni non ha visto nessun drago d'argento avvicinarsi. Lui è qui per sincerarsi che nessuno si avvicini inconsciamente al corpo del Dio morto: infatti è stato stabilito un patto 400 anni fa circa (o erano 400 anni esatti? qualcuno lo sa? Se fossero esatti non potrebbe esserci quest'anno una qualche ricorrenza/evento? mancano dettagli, prego aggiungere).

Alla fine, visto che non abbiamo alternative (ossia non abbiamo ingenti risorse che permettano anche solo a qualcuno di noi (Azair? Dram?) di cercare il corpo astrale che siamo venuti a salvare nel tempio di Tiamat, nella cittadella dei mezzi-draghi o in altre amene località che si erge sul corpo del dio morto, scegliamo di seguire il consiglio di Gilrestian e rompiamo l'uovo. La frittata è fatta e dai gusci emerge una nebbiolina pesante che prima prende vagamente la forma abbozzata di un drago, e poi scheggia via veloce verso l'incavo del ginocchio (destro?) della "statua" che ci rendiamo conto essere alta decine di kilometri! Per evitare di perdere la preziosa guida ci lanciamo al suo inseguimento, ma questo ci impedisce di prendere qualsiasi accorgimento per evitare di farci notare. Giunti in prossimità della superficie della statua la forma nebbiosa si tuffa sparendo in un grande edificio. Sul quel tetto alcuni "puntolini" paiono averci notati e ci pare di capire che si dividano: mentre alcuni danno l'allarme due si dirigono verso di noi. Uno è simile ad un grosso pollo ricoperto di scaglie (il curioso nome di vomita-fuoco si dimostra essere ampiamente meritato dati i globi di fuoco e plasma appiccicoso che è in grado di emettere dalle fauci) e porta in groppa un umanoide scaglioso (descrizione? Aveva la testa di drago? Era un mezzo drago? Una vocina proveniente dalla zona del DM si era lasciata scappare qualcosa del tipo ARCANISTA-DEL-FUOCO, ma il sommo ha addotto la scusa che noi la creatura non la conosciamo... Aiutooo) (che scopriamo non solo essere immune al fuoco, ma in grado di curarsi proprio grazie ad esso; se si considera che è in grado di lanciare palle di fuoco in qunatità si delinea un quadretto davvero piacevole...).
La sessione termina dopo un combattimento non lunghissimo ma che riduce ampiamente le nostre riserve di punti ferita (e/o i danni da fuoco ancora "assorbibili" da chi ha la protezione dagli elementi). Ora non ci resta che affrontare la fortezza di fronte a noi - ripiena di guardie, trappole ed altre amenità del genere, mentre i loro rinforzi potrebbero arrivare da un momento all'altro. Un compito invidiabile il nostro: mi piace questo piano, e mi eccita farne parte! Facciamolo! Chiederò una riduzione di stipendio! (Ghostbuster docet!)


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Ipse Dixit:

  • Miira(per voce del DM): "...nonostante il Re non sia sveglio..."
  • Sted: "Se non è chiusa a chiave non è neanche chiusa!"
  • Gilrestian a Barin: "...immagino tu sia competente..."
  • (?): "...noi lavoriamo per ipotesi!"
  • (?): "...anche i mezzi draghi soffiano!" (nota telenovela del sud del Faerun ;-P)

2 commenti:

Tinto ha detto...

...io lo dicevo che l'uovo andava rotto subito...
era detto anche nelle istruzioni per l'uso!!!
ma invece c'è chi non si fida...

Gabriele ha detto...

Ma perchè l'angelo emette pallidume??? Il suo nome è Girrestian (ma coi nomi tanto non si è mai avuto un buon rapporto in questo gruppo...).
Il patto con i draghi non è stato stabilito 400 anni fa: LUI, ossia Girrestian, è qui da 400 anni (circa, nessuna ricorrenza, a meno che non siano molto ben nascoste) , i patti dei draghi con i signori dei piani di esistenza sono molto più antichi di così :-)
Il master ha un dubbio (e scarsa voglia di spulciare tra tutte le sue carte): i draghi d'argento arrivati, o meglio, non arrivati, prima di voi non erano tre?
La forma nebbiosa emersa dall'uovo rotto puntava verso gli edifici, ma non vi è mai entrata: è esplosa un centinaio di metri prima, dissolvendosi nel nulla.